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IMU terreni agricoli: si paga il saldo senza acconto

di Barbara Weisz

Pubblicato 11 Dicembre 2013
Aggiornato 13 Dicembre 2013 12:33

I proprietari di terreni agricoli non agricoltori professionali pagano a dicembre il saldo IMU al netto dell'acconto, per cui erano esenti, versando il 50% del totale 2013? Il dubbio normativo e le intepretazioni fiscali.

I proprietari di terreni agricoli non imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti pagheranno la rata IMU di dicembre ma senza conteggiare in questo “saldo” l’acconto non versato a giugno in quanto per loro era stato abolito: questa è l’interpretazione più attendibile del controsenso normativo evidenziato dai fiscalisti. Insomma, il solito pasticcio all’italiana.

Quanto pagare?

La sospensione della prima rata IMU di giugno aveva riguardato tutti i terreni agricoli, professionali e non, mentre ora gli Italiani che possiedono un pezzo di terra senza essere agricoltori dovranno andare alla cassa. Per loro si tratterebbe – se prevale l’interpretazione soft – di pagare a dicembre il 50% dell’imposta 2013.  Questa interpretazione viene favorita dalle parole del Ministro delle Politiche Agricole Nunzia Di Girolamo: «abbiamo dimezzato l’onere dell’IMU per i terreni agricoli posseduti da non agricoltori». Il che lascia intendere il pagamento di una sola rata (pari al 50% dell’imposta 2013).

Il dubbio normativo

Il senso letterale della norma imporrebbe l’intero pagamento 2013, ma i fiscalistri dell’Agefis (Associazione dei geometri fiscalisti) propongono di optare per  una lettura più favorevole al contribuente, limitando il versamento solo alla seconda rata, salvaguardando i principi annunciati nel DL 102/2013 e «calcolando l’importo della seconda rata al netto di quella teoricamente dovuta (e non versata) a titolo di prima rata». Così si eviterebbe il rischio di versamenti in eccesso per poi dover richiedere un rimborso. Comunque resta «necessario un urgente chiarimento ministeriale in merito», spiega il Presidente Mirco Mion. Diversamente, in sede di controlli fiscali potrebbe prevalere l’intepretazione restrittiva, in base alla quale in sede di saldo si debba versare l’intero importo annuo, comprensivo cioè della prima rata non pagata in giugno.

Calcolo IMU

Al momento, pertanto, i non agricoltori che possiedono un terreno agricolo devono effettuare il seguente  calcolo IMU: dopo aver verificato l’aliquota 2013 ufficiale nel proprio Comune (i dati definitivi sono solo quelli pubblicati dopo il 9 dicembre), la applicano all’imponibile IMU per ottenere l’intera tassa dovuta per il 2013. A questo punto – diversamente da quanto faranno quelli che hanno pagato a giugno – dovranno dividere per due il risultato.

Riforme

Il ministro preannuncia una «riforma strutturale sulla tassazione degli immobili agricoli in sede di conversione della Legge di Stabilità alla Camera: è stato previsto anche di ripristinare, per le società agricole, il diritto di scegliere una tassazione in base al reddito catastale dei terreni. Per finanziare queste misure il ministero ha reperito, attraverso tagli e risparmi, 108 milioni di euro.

Intanto, tanta confusione e magra consolazione per i non agricoltori. Più fortunati i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli, che in tutto risparmieranno 379 milioni di euro: 64 milioni sui fabbricati rurali e 315 milioni sui terreni.