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Pagamento tasse a rate: nuove opzioni e calendario

di Barbara Weisz

3 Maggio 2024 15:09

Come si applicano le novità sulla nuova rateazione e le altre semplificazioni previste dal decreto Adempimenti di Riforma fiscale: circolare Entrate.

Le tante novità del Decreto Adempimenti (Dlgs 1/2024) in tema di versamento delle imposte e di scadenze fiscali sono illustrate nella nuova Circolare 9/2024 dell’Agenzia delle Entrate. Il provvedimento introduce numerose semplificazioni legate al pagamento delle tasse, nonché un nuovo calendario per la sospensione della riscossione (ad agosto e dicembre).

Vediamo dunque una veloce panoramica delle misure più importanti tra quelle introdotte, alla luce dei chiarimenti forniti nella Circolare del Fisco.

Tasse rateale: come si esercita l’opzione

In attuazione di misure previste dalla riforma fiscale, viene eliminato l’obbligo di indicare l’opzione per il pagamento rateale delle tasse in dichiarazione. A tal fine, l’articolo 8 del Decreto Adempimenti modifica l’articolo 20 del dlgs 241/1997. I contribuenti possono:

effettuare i versamenti in forma rateale degli importi dovuti a titolo di saldo e primo acconto delle imposte e dei contributi, valorizzando il comportamento concludente in sede di versamento.

Rileva la compilazione del modello F24: nel campo rateazione si indica la rata per la quale si effettua il pagamento e il numero di rate prescelto.

Come cambia il calendario delle imposte a rate

La seconda novità riguarda le scadenze mensili, prima differenziate per Partite IVA e altri contribuenti ed ora unificate al giorno 16 di ciascun mese, con il termine dell’ultimo pagamento che da fine novembre slitta al 16 dicembre.

In sintesi, slitta a dicembre l’ultimo versamento e sono unificati i termini per tutti i contribuenti, autonomi e dipendenti.

Come si calcolano le rate IRPEF

Il contribuente che intende rateizzare i versamenti perfeziona i seguenti passaggi:

  • prima determina il numero di rate in cui è possibile suddividere il debito, non superiore al numero di mesi che intercorrono nel periodo compreso tra la data di scadenza e il giorno 16 del mese di dicembre;
  • poi suddivide l’importo complessivo dovuto, in base al numero di rate che intende versare;
  • a questo punto effettua il versamento della prima rata senza interessi entro il 30 giugno (che quest’anno slitta a lunedì primo luglio);
  • infine, versa le successive rate, maggiorate degli interessi, entro il giorno 16 di ciascuno dei mesi seguenti, comunque non oltre il giorno 16 del mese di dicembre.

Un esempio di calendario dei pagamenti IRPEF

Ecco l’esempio di un ipotetico piano di rateazione di quanto dovuto in base alle risultanze della dichiarazione IRPEF 2024, sul periodo d’imposta 2023, con la suddivisione nel numero massimo di rate possibili (sette) e le scadenze di pagamenti delle rate IRPEF 2024:

  1. prima rata, entro il 1° luglio 2024;
  2. seconda rata, entro il 16 luglio;
  3. terza rata, entro il 20 agosto;
  4. quarta rata, entro il 16 settembre;
  5. quinta rata, entro il 16 ottobre;
  6. sesta rata, entro il 18 novembre;
  7. settima e ultima rata, entro il 16 dicembre 2024.

Versamenti IVA e ritenute: nuovo tetto a  100 euro

Novità anche per le Partite IVA sul fronte dei versamenti periodici (articolo 9). Sale a 100 euro, dai precedenti 25,82 euro, l’importo minimo dell’IVA che deve essere versata mensilmente o trimestralmente (dipende dalla scelta effettuata dal contribuente).

Quando l’IVA periodica non supera l’importo di 100 euro  «può essere versata insieme all’IVA dovuta relativa al mese o trimestre successivo» incrementato in maniera corrispondente. Anche se l’importo è inferiore al minimo, l’ultimo versamento dell’anno deve comunque essere effettuato entro il 16 dicembre.

Il decreto Adempimenti innalza a 100 euro anche il tetto delle ritenute dei sostituti d’imposta, con rinvio al mese successivo nel caso in cui l’importo sia più basso.

Tregua fiscale in agosto e dicembre

Infine, si ampliano i periodi annuali di tregua fiscale (articolo 10) coprendo agosto e dicembre per l’intero mese: il Fisco non invierà in questa finestra di sospensione della riscossione nessuna comunicazione sui controlli delle dichiarazioni né lettere di compliance.

Se ci sono ragioni di indifferibilità e urgenza, l’Agenzia delle Entrate potrà comunque inviare atti anche nel periodo di sospensione. In questo caso, però, le norme si coordinano con l’articolo 7-quater del decreto legge 193/201, che a sua volta sospende determinati termini di pagamento dal 1° agosto al 5 settembre.

Quindi, nell’ipotesi di comunicazione ricevuta in agosto, il termine di 30 giorni inizia a decorrere dal 5 settembre.

Le altre novità del Dlgs Adempimenti

Le altre novità del dlgs di Riforma fiscale dedicato alla semplificazione degli adempimenti:

  • medici e strutture sanitarie obbligate all’invio dei dati al Sistema Tessa Sanitaria continueranno ad effettuare le comunicazione con cadenza semestrale (il dlgs di Riforma Fiscale rende strutturale questa scadenza);
  • possibile addebitare in conto corrente le scadenze future e pagare gli F24 utilizzando PagoPA;
  • la comunicazione di cessato incarico del depositario delle scritture contabili, oltre al contribuente potrà farla il depositario stesso;
  • semplificazioni sulla memorizzazione e invio corrispettivi commercio al minuto;
  • rafforzamento dei servizi digitali in termini di nuove pratiche online e di assistenza da remoto;
  • cassetto fiscale con più atti e strumenti per il contribuente.

Per ulteriori dettagli, si consulti la Circolare 9/2024 del 2 maggio.