Perché la pensione viene tassata con gli stessi parametri degli stipendi anche se i contributi sono stati versati a suo tempo dai pensionati stessi?
I pensionati non versano più i contributi, che servono proprio per formare la pensione, e che di conseguenza non sono più dovuti nel momento in cui viene maturato il trattamento previdenziale.
Le tasse servono invece a pagare i servizi pubblici, di conseguenza sono dovute da tutti coloro che hanno un reddito (a meno che non sia sotto la soglia di imposizione fiscale).
La pensione è a tutti gli effetti un reddito, quindi è tassata. Gli scaglioni e le aliquote fiscali non sono diversificati a seconda della tipologia di reddito (escludendo casi particolari, come il regime forfettario per le Partite IVA). Il reddito da pensione è dunque equiparato a un reddito da lavoro dipendente, e le trattenute fiscali vengono operate direttamente dal sostituto d’imposta.
Ci sono anche in questo caso delle eccezioni, nel senso che esistono alcune pensioni esentasse. Ad esempio, non si pagano tasse per le pensioni di invalidità o inabilità civile, né sulle pensioni sociali o quelle di guerra. Sono poi esenti da IRPEF anche le normali pensioni i cui titolari si collocano al di sotto della soglia minima di capienza fiscale, la cosiddetta no tax area (reddito fino a 8500 euro annui).
Al di là di queste eccezioni, la cosa fondamentale da tener presente è la differenza fra contributi e tasse: i pensionati non pagano più i contributi ma, come tutti coloro che acquisiscono un reddito, sono tenuti a pagare le tasse.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz