Fattura elettronica Forfettari: guida per Partite IVA

di Anna Fabi

14 Dicembre 2023 08:50

Obbligo di fattura elettronica 2024 per Forfettari: guida per le Partita IVA nel regime che adottano per la prima volta la nuova procedura.

L’obbligo di fattura elettronica per i forfettari, al termine della fase transitoria prevista dal DL 36/2022 (Articolo 18), scatta per tutti a partire dal 1° gennaio 2024.

Vediamo come funziona la fatturazione elettroncia per le Partite IVA in regime forfettario e come compilare e trasmettere correttamente i documenti utilizzando le apposite procedure.

Chi ha obbligo di emettere fattura elettronica?

L’obbligo di fattura elettronica per i contribuenti forfettari che applicano la flat tax al 15% e dichiarano redditi fino a 85mila euro, dal 1° gennaio 2024 non prevede più l’esclusione fino a 25mila euro di ricavi o compensi, per cui si applica a tutti. Devono pertanto emettere fattura elettronica anche per i contribuenti:

  • n regime di vantaggio (articolo 27, commi 1 e 2, del DL 98/2011, convertito dalla legge 111/2011);
  • in regime forfettario (articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 190/2014);
  • in regime Legge 398/1991 (articoli 1 e 2) che fatturano fino a 85.000.

Nulla cambia invece per quanto concerne regole fiscali e regime premiale per chi non è coinvolto dalle novità partite il primo luglio 2022.

=> Calcolo imposta Forfettari

Chi paga l’IVA nel regime forfettario nel 2024?

Ricordiamo che chi applica il regime forfettario non addebita l’IVA in fattura ai clienti, non la detrae sugli acquisti e non liquida l’imposta, né tantomeno la versa.

Contenuti e le regole fiscali sull’IVA non cambiano con il nuovo obbligo di fattura elettronica: semplicemente, si adotta una procedura interamente informatizzata per la sua emissione, consegna e conservazione sostitutiva.

Quali strumenti di fatturazione elettronica per Forfettari?

L’Agenzia delle Entrate offre una serie di strumenti gratuiti per la predisposizione delle fatture elettroniche:

  • un software (“Fatture e Corrispettivi”) da scaricare sul computer,
  • una procedura web,
  • una App (Fatturae) per tablet e smartphone.

Fattura elettronica nel Forfetario: come si compila e invia?

La compilazione della fattura elettronica in xml, emessa utilizzando ad esempio il software o la procedura telematica messa a disposizione gratuitamente dal Fisco, implica l’inserimento (oltre ai consueti dati) del codice destinatario.

Questo codice è univoco, costituito da 6 cifre se il destinatario è un’azienda o un libero professionista (fattura B2B), oppure da 7 cifre se la fattura è intestata alla Pubblica Amministrazione (fattura B2G). In caso di fattura verso un privato o soggetto senza Partita IVA, si utilizza un codice convenzionale di sette zeri (0000000).

Dopo aver inserito tutti i dati, bisogna generare la fattura elettronica nel formato XML. Questo file può anche essere visualizzato e salvato in PDF, ma va inviato al SdI in XML.

Se l’importo delle fatture supera i 77,47 euro, si applica l’imposta di bollo di 2 euro valorizzando il campo “Bollo Virtuale” (si paga ogni trimestre, in base all’elenco fatture presente in area riservata sul sito web dell’Agenzia delle Entrate).

Infine, si inserisce la firma digitale e si invia al Sistema di Interscambio (SdI). Dopo l’invio è importante assicurarsi di ricevere la ricevuta di consegna e il codice identificativo della fattura.

Come conservare a norma le fatture elettroniche?

La conservazione a norma delle fatture elettroniche emesse e ricevute tramite Sistema di Interscambio (SdI) si può effetture attraverso l’apposita funzione offerta sul portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzie delle Entrate, raggiungibile al percorso: “Fatturazione elettronica e Conservazione > Conservazione > Accedi alla sezione conservazione”.