Le nuove tasse introdotte dal Governo Monti, a partire dall?Imu sulla casa fino all?aumento dell?Iva, non accompagnate da un adeguamento salariale, hanno fatto slittare il cosiddetto Tax Freedom Day, che nel 2012 appena iniziato cadrà in primavera.
Cos?è Tax Freedom Day? Un termine anglosassone per definire semplicemente il giorno dell?anno in cui, finalmente, i lavoratori iniziano a guadagnare per sé stessi, e possibilmente risparmiare, dopo aver terminato di versare quanto dovuto al Fisco. La brutta notizia è che, nel 2012, i giorni di lavoro necessari per pagare le tasse sono aumentati, in pratica corrispondenti a una settimana in più rispetto a quanto avvenuto nel 2011.
La Tax Freedom Day, inoltre, varia non solo a seconda del livello occupazionale e del reddito, ma anche della composizione del nucleo familiare: un figlio solo, invece di due, fa la differenza, con la triste conseguenza che risparmiare è ormai una sana abitudine che le famiglie italiane devono lasciarsi alle spalle.
Tanto per fare alcuni esempi chiarificatori, e diversificati, sembra che per un lavoratore con ruolo quadro o un semplice impiegato con moglie e un figlio a carico, sarà necessario lavorare per pagare le tasse fino al 19 giungo 2012. Per un operario con la medesima situazione familiare il giorno della liberazione fiscale cadrà il 14 maggio, ma comunque in ritardo rispetto all?anno precedente.
Cosa pesa di più nel budget delle famiglie? La nuova Imu sulla casa, senza dubbio, ma anche Iva, caro benzina e le bollette in continuo aumento. Un interessante dato arriva anche dal “Calendario 2011 della spesa familiare? stilato in seguito a una indagine condotta dal Sole24Ore con CentroStudiSintesi, sulla base delle medie Istat: nel 2011 un nucleo familiare composto da due adulti lavoratori e due figli ha potuto mettere da parte qualche soldo solo a ridosso di Natale, il 7 dicembre. Oltre al denaro necessario per tasse e contributi, infatti, è stata anche contabilizzata la spesa relativa ai beni di consumo, alimentari e non, e ai trasporti.