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Il 730 precompilato via email: come funzionerà e per chi

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 19 Giugno 2014
Aggiornato 26 Giugno 2014 10:05

Come funzionerà dal 2015 il modello 730 precompilato per la dichiarazione dei redditi? Ecco tutte le indicazioni su beneficiari, dati riportati o da integrare e modalità di download e ricezione.

Partiranno dal prossimo anno i modelli 730 precompilati, con l’obiettivo di semplificare l’appuntamento dei contribuenti con la dichiarazione dei redditi, contrastando al contempo l’evasione fiscale. Il via libera ufficiale, tuttavia, non potrà arrivare finchè non sarà completato l’iter delle riforme Renzi, a partire da quelle contenute nella delega fiscale.

=> In Delega Fiscale la Dichiarazione dei Redditi precompilata

Beneficiari

Dal 2015 l’iniziativa del Governo dovrebbe vedere coinvolti pensionati e dipendenti i quali, se non avranno modifiche da apportare per usufruire di ulteriori detrazioni o deduzioni, potranno evitare di recarsi presso i CAF per consegnare la dichiarazione fiscale. In questa prima fase l’iniziativa dovrebbe ma l’idea è di estenderla entro 4-5 anni anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti e quindi al modello UNICO.

Modello 730 precompilato

Il 730 precompilato dovrebbe essere inviato via email direttamente dall’Agenzia delle Entrate. In alternativa, per scaricare il modello 730/2015 precompilato, relativo ai redditi 2014, dovrebbe essere sufficiente essere abilitato a usufruire dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate, o in alternativa recarsi un un centro di assistenza fiscale dove sarà inoltre possibile presentare l’eventuale documentazione aggiuntiva (ad esempio per ottenere le detrazioni previste per el spese sanitarie).

Detrazioni e deduzioni

Nel caso in cui non fosse necessare integrare il modello per ottenere ulteriori detrazioni, non sarà necessario presentare nessun’altra documentazione. Il passaggio successivo potrebbe essere quello di ridurre ulteriormente gli adempimenti e fare in modo che l’Agenzia recuperi autonomamente le informazioni relative all’ammontare delle spese sanitarie, ad esempio facendo in modo che le farmacie inviino direttamente all’Agenzia i dati sulle scontrini e le spese per i medicinali sostenute dal contribuente.

Anagrafe tributaria

I dati fondamentali per la dichiarazione dei redditi sono già in possesso del Fisco e attualmente sono memorizzati nella banca-dati informatica dell’Agenzia delle Entrate, un cassetto fiscale contenente le informazioni relative alla situazione patrimoniale e reddituale di ciascun contribuente: le ultime dichiarazioni dei redditi presentate, i dati sul patrimonio immobiliare registrati negli archivi dell’Agenzia del Territorio (Catasto), le detrazioni spettanti per familiari a carico o per le ristrutturazioni edilizie e così via.

In sostanza l’idea è di utilizzare l’anagrafe tributaria non solo per potenziare i controlli anti evasione fiscale sui contribuenti ma anche per semplificare gli adempimenti fiscali, migliorando così il rapporto fra fisco e contribuente.