Editoria, defiscalizzazione e IVA agevolata

di Alessandro Vinciarelli

11 Febbraio 2010 11:00

Difficile momento per l'editoria italiana a causa della crisi, gli editori chiedono defiscalizzazione e ripristino del credito di imposta, ma Bonaiuti ribadisce che la fase economica impone una riduzione dei fondi

Di fronte alla Commissione Cultura della Camera, il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Marco Polillo, ha proposto nuove misure fiscali ad hoc, ritenute urgenti per il futuro dell’editoria in Italia come settore imprenditoriale.

Un riordino dei contributi per far fronte alle difficoltà delle imprese della filiera – soprattutto nei comparti carta, stampa e trasformazione – che hanno subito un calo del fatturato pari a -14,2% nel 2009 (5,8 mld di ricavi in un anno).

Polillo ha quindi proposto: defiscalizzazione per l’acquisto di libri, ripristino del credito d’imposta sugli acquisti di carta, forme di sostegno e ammortizzatori sociali per i dipendenti dell’editoria libraria, parificazione del trattamento IVA per libri e periodici ed estensione del regime IVA agevolato anche per i contenuti digitali.

In più, il mancato inserimento della proroga dei contributi all’editoria nel decreto Milleproroghe metterebbe a rischio chiusura oltre 100 testate giornalistiche (di partito, no profit, cooperative, locali, di comunità linguistiche e comunità italiane all’estero).

Paolo Culicchi, Presidente di Assocarta, e Carlo Malinconico, Presidente della Fieg, hanno inoltre chiesto provvedimenti di impatto immediato, consapevoli che se questi non arriveranno potrebbero esserci conseguenze drammatiche per le imprese della filiera e quindi anche per l’occupazione.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Informazione, Paolo Bonaiuti, ha però dichiarato che l’editoria soffre l’attuale situazione economica difficile, a causa della quale è purtroppo necessario ridurre i fondi per l’editoria.