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Rottamazione bis in Legge di Bilancio

di Barbara Weisz

Pubblicato 12 Settembre 2017
Aggiornato 13 Novembre 2017 14:56

Stabilità 2018 con rottamazione cartelle bis per finanziare le misure per la crescita e le pensioni: verso un decreto fiscale collegato alla manovra.

La Legge di Stabilità 2018 potrebbe contenere una rottamazione bis: l’ipotesi più accreditata è quella di un decreto fiscale collegato alla manovra (sull’esempio di quanto avvenuto lo scorso anno), che conterrebbe anche la definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Il motivo sarebbe sempre lo stesso: fare cassa.

=> Speciale Legge di Bilancio 2018

Rottamazione 2018

Non ci sono ancora dettagli su come dovrebbe funzionare il nuovo pseudo-condono fiscale: sembra probabile che sia destinato a ricalcare l’adesione agevolata 2017, riguardando quindi tutti i carichi pendenti fiscali e contributivi nonché multe per violazioni del codice della strada (versamento imposta dovuta con uno sconto su interessi e sanzioni).

La rottamazione 2017 ha fruttato finora 1,8 miliardi mentre con la nuova misura (platea stimata: 400mila contribuenti) l’Esecutivo potrebbe chiudere il 2018 con un extra-gettito di ben 7,2 miliardi.

La rottamazione bis sarebbe una delle misure pensate per finanziare le misure per la crescita (Lavoro 4.0..) e riforma pensioni.

=> Lavoro 4.0 in Legge di Bilancio 2018

Stabilità: risorse e coperture

In base alle anticipazioni, il Governo sta preparando una manovra da 22-24 miliardi: il primo appuntamento sarà con l’aggiornamento al DEF di fine settembre (le stime sul PIL daranno indicazioni precise sui margini di crescita a disposizione per far quadrare i conti 2018). Fondamentale anche l’attesa risposta della Commissione UE alla richiesta italiana di una maggior flessibilità sui conti, che libererebbe circa 8-9 miliardi.

=> Rottamazione liti fiscali: domanda e scadenze

Ricordiamo che nel frattempo è attiva, fino al 2 ottobre 2017, la possibilità di aderire alla rottamazione liti fiscali, che consente di sanare solo le controversie con l’Agenzia delle Entrate, con ricorso in primo grado notificato entro il 24 aprile 2017. Anche in questo caso, si paga interamente la tassa con sconto sulle sanzioni, mentre nel caso in cui la controversia riguarda solo sanzioni si pagano con uno sconto del 40%. E’ prevista la possibilità di rateazione, fino a un massimo di tre rate. Le prime due sono al 40%, la prima va pagata entro il prossimo 2 ottobre e la seconda entro il 30 novembre. Il restante 20% si paga entro il 2 luglio 2018. Chi sceglie invece la soluzione in due rate, paga il 40% entro il 2 ottobre e il restante 60% entro il 30 novembre.