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Ravvedimento operoso IMU 2023 con sanzioni ridotte

di Anna Fabi

Ravvedimento operoso IMU 2023: ancora possibile pagare con sanzioni ridotte, ecco i calcoli sui costi e le istruzioni per l'F24.

Il 16 giugno è scaduto il termine per la prima rata IMU. I contribuenti che non hanno versato l’acconto dell’imposta nei termini di legge, oppure se hanno effettuato un versamento insufficiente, possono ancora rimediare attraverso il ravvedimento operoso, facendo attenzione a calcolare con precisione la somma aggiuntiva dovuto.

Vediamo dunque come si calcola l’importo IMU da pagare e quanto si versa di maggiorazione in base alla misura del ritardo accumulato.

IMU: cos’è

L’IMU (Imposta Municipale Propria) è la tassa comunale dovuta sul possesso di beni immobiliari, esclusa la prima casa non di lusso (categorie catastali A/1, A/9 e A/, case signorili, ville e castelli) ed alcuni altri casi di deroga. Dal 2021 accorpa la TASI nella maggiorazione tariffaria applicabile, previa delibera annuale con le aliquote e le eventuali agevolazioni sui servizi indivisibili.

L’IMU è dovuta su seconde case, immobili commerciali (capannoni, negozi, alberghi, uffici, aree edificabili) e terreni agricoli (con alcune eccezioni) dal proprietario o titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), oppure dal concessionario di aree demaniali o locatario in caso di leasing.

IMU non pagata: quali sono le conseguenze

L’IMU è una tassa a tutti gli effetti e, come tale, chi non la versa incorre nel reato di evasione fiscale. Non solo: a partire dal giorno successivo alla scadenza, l’importo del tributo dovuto si arricchisce di interessi di mora e sanzione.

Chi non paga l’IMU – dovuta ogni anno in due rate, entro il 16 giugno ed entro il 16 dicembre – è inoltre soggetto ad avviso di accertamento.

Quando l’IMU va in prescrizione

L’imposta comunale cade in prescrizione se l’ente comunale non invia la notifica entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la  dichiarazione o il  versamento avrebbero dovuto essere effettuati.

Quali sono le sanzioni per l’IMU pagata in ritardo

Per l’IMU pagata in ritardo scattano le consuete maggiorazioni d’imposta, che vanno dallo 0,1% al 30% a seconda del ritardo accumulato nel sanare l’irregolarità. Per le sanzioni IMU si applicano infatti ne norme in materia tributaria  che consentono di utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso (Dlgs n. 472/97) e per la determinazione delle sanzioni si applica l’articolo 16 del Dlgs n. 473/97:

  • 1/15 per giorno di ritardo, se non supera i 14 giorni;
  • 15% se il ritardo è compreso tra 15 e 90 giorni;
  • 30% se il ritardo è superiore a 90 giorni (art. 1 co. 774 della Legge n. 160/19).

Ravvedimento operoso IMU 2023

L’istituto del ravvedimento (articolo 13 del Dlgs 472/1997) consente la regolarizzazione spontanea di imposte omesse o insufficienti e altre irregolarità fiscali, beneficiando di una riduzione delle sanzioni, a patto che la violazione non sia già stata constatata e notificata formalmente.

Il ravvedimento operoso, compreso quello per regolarizzare il versamento di tributi locali come TARI, bollo auto e IMU, si applica a patto che la violazione non sia stata già contestata e comunque non siano iniziate attività di accertamento.

=> Ravvedimento operoso: guida alla compilazione dell'F24

Calcolo maggiorazioni in F24

Il pagamento spontaneo di tasse oltre la scadenza implica un diverso importo del dovuto, che varia in relazione alla tempistica di versamento. Lo stesso principio si applica anche all’IMU.

  • Il ravvedimento sprint (regolarizzazione entro 14 giorni dalla scadenza) comporta una maggiorazione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo rispetto alla scadenza del 16 giugno.
  • Successivamente scatta il ravvedimento breve (dal 15esimo al 30esimo giorno), con maggiorazione fissa dell’1,5%.
  • Oltre il mese di ritardo (ravvedimento intermedio) la multa sale all’1,67% e si può applicare fino al 90esimo giorno dalla scadenza.
  • Chi non riesce a regolarizzarsi entro questa data, ha un anno di tempo per il ravvedimento lungo (entro la scadenza per la dichiarazione dell’anno successivo), con sanzione pari al 3,75%.
  • Chi avesse del tutto omesso il pagamento IMU dovrà effettuare il versamento entro i termini della prossima dichiarazione: trascorsa questa scadenza, non sarà più possibile utilizzare il ravvedimento e si pagherà una multa del 30%. Alla sanzioni vanno sempre aggiunti gli interessi legali. Il versamento si effettua utilizzando il modello F24.

=> Ravvedimento con Excel: il modello di calcolo

Pagamento con F24

Il pagamento  di tasse oltre scadenza prevede dunque il versamento spontaneo di imposte, interessi e sanzioni in misura ridotta, in relazione alla tempestività del ravvedimento e al tipo di violazione. Il pagamento può essere effettuato utilizzando:

  • il modello F24, 19per imposte sui redditi, imposte sostitutive, IMU, IVA, IRAP, ritenute e imposte autoliquidate per le successioni;
  • il modello F24 con elementi identificativi (ELIDE), per l’imposta di registro su locazioni e affitti di beni immobili;
  • il modello F23 per gli altri tributi indiretti.