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Tassi in calo per i mutui ma prezzi delle case in aumento: tutti i numeri

di Teresa Barone

28 Maggio 2025 11:18

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Cresce la domande di mutui per l’acquisto di immobili residenziali: il tasso fisso risulta ancora più economici di quello variabile.

La riduzione del costo del denaro avviata lo scorso giugno e le aspettative relative ai nuovi tagli del tasso d’interesse da parte della BCE spingono la domanda di mutui, che segna un +22,4% contro il +12,1% registrato nell’intero anno 2024. A crescere sono anche le erogazioni dei finanziamenti ipotecari concessi, che nel quarto trimestre 2024 hanno mostrato un aumento del +28,8%. Anche il mercato immobiliare riflette la ripresa delle operazioni di compravendita, con un graduale incremento dei prezzi delle case al metro quadrato.

Mutui casa: tassi più convenienti

Sono dati che emergono dalla nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it aggiornato al primo trimestre 2025. Il report sottolinea come i mutui a tasso fisso risultino ancora più economici dei mutui a tasso variabile, fornendo stime precise anche per quanto riguarda le migliori offerte presenti oggi sul mercato. Prendendo in considerazione un mutuo per acquisto casa di importo pari a 140mila euro, con valore dell’immobile 220mila euro e durata 25 anni, con un tasso fisso pari al 2,19% un richiedente di 35 anni oggi potrebbe ottenere una rata mensile di 606 euro. Optando per un mutuo a tasso variabile la rata mensile sarebbe di 662 euro.

Prezzi al mq in salita per le case in vendita

Nel quarto trimestre 2024, sale anche la percentuale di compravendite residenziali effettuate, attivando nuovi mutui si attesta al 41,5%, in crescita rispetto al 2023. A salire è anche il prezzo al metro quadro degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario: gli immobili usati registrano un incremento del prezzo al metro quadrato pari al +3,7%, mentre per gli immobili nuovi l’aumento è del +3% e per gli immobili ristrutturati del +3,3%.

Il maggiore incremento dei prezzi riguarda il Nord Est con +8,4%, seguito da Sud e Isole con +4,5%, dal Nord Ovest con +4,1% e, in coda, dal Centro che segna la crescita più debole con un +2,7%.