Cresce la previdenza complementare: come scegliere il Fondo Pensione

di Anna Fabi

Pubblicato 20 Dicembre 2023
Aggiornato 18:05

Fondi Pensione: i dati della Relazione Fon.Te. riflettono la crescita della previdenza integrativa ed il suo ruolo per la pensione futura dei lavoratori.

Nel corso del 2023, il fondo pensione Fon.Te. ha registrato un incremento considerevole, riportati nell’ultima Relazione del Fondo Fon.Te., presentata nei giorni scorsi al Senato.

La relazione esamina il bilancio annuale e riporta le proposte atte a valorizzare il ruolo della previdenza complementare nel contesto socio-economico italiano.

Relazione annuale Fon.Te.

Il fondo Fon.Te. ha registrato oltre 41mila aziende associate e 271mila iscritti, con una crescita del 6%. Il patrimonio gestito ha raggiunto i 5 miliardi di euro, grazie all’incremento dei rendimenti finanziari e all’aumento delle contribuzioni in entrata. I dati preconsuntivi prevedono un superamento dei 600 milioni di euro entro fine anno.

I dati positivi riflettono una crescita del settore e rilanciano il tema della previdenza complementare come strumento per integrare la pensione pubblica.

L’importanza della previdenza complementare

Maurizio Grifoni, Presidente Fondo Fon.Te., ha sottolineato l’importanza della previdenza complementare all’interno del sistema pensionistico italiano e proposto una revisione del primo e secondo pilastro, per sviluppare una “previdenza ibrida” capace di garantire una pensione futura adeguata, equa e sostenibile.

La previdenza complementare non può infatti più essere considerata solo “integrativa” ma dovrà necessariamente essere direttamente interconnessa alla previdenza obbligatoria. L’accesso alla previdenza complementare deve essere alla portata di tutti, trattando insieme primo e secondo pilastro così da assicurare trattamenti pensionistici adeguati.

Il ruolo dei Fondi Pensione

I Fondi Pensione si rivelano strumenti fondamentali per il sostegno all’economia del Paese. Nonostante questo, la conoscenza di questi strumenti rimane scarsa, soprattutto tra le nuove generazioni.

I Fondi sono investitori istituzionali potenzialmente driver dell’economia del Paese. Tuttavia, solo una parte limitata dei circa 200 miliardi di risorse gestite dalla previdenza complementare è destinata all’economia reale. È dunque necessario trovare nuove soluzioni per garantire la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale e l’adeguatezza dei futuri trattamenti pensionistici.

Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro, ha sottolineato la necessità di interventi per contrastare il lavoro povero e rafforzare la contrattazione collettiva. E ha evidenziato l’importanza della previdenza complementare e la necessità di rafforzare il secondo pilastro attraverso un sistema premiale basato su incentivi.

Nell’ottica di una riforma previdenziale è fondamentale rafforzare il secondo pilastro attraverso un sistema premiale fondato su incentivi. L’obiettivo è supportare i futuri pensionati gestendo un mondo del lavoro che vive una fase di radicale trasformazione.

Federico Freni, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha evidenziato come i dati della Relazione sono molto positivi e speranzosi per il rilancio degli investimenti nell’economia reale. E ha ribadito l’importanza di un modello in cui previdenza pubblica e privata possano concorrere sempre di più.

È necessario puntare su un modello in cui previdenza pubblica e privata possano concorrere sempre di più. L’inverno demografico certamente porterà a uno squilibrio sul fronte previdenziale che potrà essere risolto soltanto con un incentivo alla previdenza complementare.