Consob: PMI in Borsa contro crisi dei mercati

di Francesca Vinciarelli

15 Maggio 2012 09:30

La quotazione delle PMI in Borsa può rafforzare il mercato italiano dei capitali: il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, invoca una revisione normativa per diminuire i costi e incentivare l'ingresso a Piazza Affari delle medie imprese.

Per favorire la quotazione in Borsa delle PMI è necessaria una revisione normativa urgente: l’ingresso in Borsa delle medie imprese è fondamentale per dare nuova linfa vitale a Piazza Affari, che sta soffrendo per lo scarso numero di nuove quotazioni.
Questa in sintesi l’opinione del presidente della Consob, Giuseppe Vegas espressa in occasione dell’incontro annuale con la comunità finanziaria.

Lo sviluppo del mercato domestico dei capitali è troppo modesto, secondo Vegas, e per questo si sta assistendo ad una crescente debolezza della piazza finanziaria italiana.

Ecco perché, sopra ogni cosa, è necessario «avvicinare le imprese di media dimensione, che costituiscono l’ossatura del nostro tessuto imprenditoriale, ai mercati finanziari», contrastando la naturale riluttanza delle aziende di dimensioni minore all’apertura degli assetti proprietari e alla trasparenza informativa, dovuta anche alla predominanza del finanziamento bancaria e ai costi legati al processo di quotazione.

«Il principale ostacolo all’espansione della domanda di titoli azionari da parte di investitori retail è attribuibile sia agli orientamenti degli intermediari-distributori, sia all’insufficiente sviluppo del settore del risparmio gestito», ha spiegato Vegas.

Il processo di quotazione delle PMI, secondo Vegas potrebbe essere agevolato con «un più ampio ricorso all’autodisciplina e all’autonomia statutaria», ma «si tratta di un intervento che richiede la revisione sia del Testo unico della finanza, sia del Codice Civile».

Comunque una riforma si rende necessaria anche con l’obiettivo di ottenere «un compiuto sistema di ripartizione delle competenze di vigilanza sulla base della finalità dei controlli. La strada potrebbe essere quella di rivedere le attribuzioni di vigilanza in materia di risparmio gestito e di organismi di mercato e post-trading».

E nel frattempo bisogna promuovere la quotazione delle PMI: «un segnale significativo in questa direzione deriverebbe anche dall’approdo in Borsa di quelle imprese pubbliche che operano secondo logiche di profitto». Riferendosi alla possibile quotazione di Poste Italiane e Ferrovie dello Stato, Vegas ha affermato che «sarebbe una bella cosa» ma «non so se a breve ce lo dobbiamo aspettare».