Quali prospettive si stanno delineando all’orizzonte nel mercato dei chip ultra-avveniristici? Lo scenario, in realtà, potrebbe riservare delle novità interessanti anche per le piccole e medie imprese.
Lo sviluppo di tecnologie in grado di tradursi in chip, semiconduttori, componenti e CPU sempre più miniaturizzati – ma allo stesso tempo sempre più a baso consumo – aprono nuove strade per la commercializzazione di prodotti con processi di produzione ottimizzati.
La domanda è: questi vantaggi pratici si tradurranno anche in riduzione dei costi di produzione e, di conseguenza, di quelli di vendita? Vedremo.
Intanto, IBM e Hitachi hanno firmato un accordo di collaborazione biennale per promuovere la ricerca sul campo e migliorare la tecnologia dei semiconduttori riducendo ulteriormente le dimensioni dei transistor.
Combinando ricerca e diritti di proprietà, le due società prevedono di ridurre i costi associati allo sviluppo della tecnologia dei chip di prossima generazione. I ricercatori cercheranno di accelerare la miniaturizzazione dei circuiti dei chip per lo sviluppo dei dispositivi a 32 e 22 nanometri, per un risparmio energetico e un aumento delle prestazioni, rendendo quindi più efficiente la produzione.
Il presupposto che ha portato le aziende ad unire gli sforzi per costruire dei circuiti per chip più piccoli è che questo porterà a produrre computer con prestazioni più elevate e consumi energetici più contenuti, facilitando anche i processi di produzione.