Dal G20 di Cannes il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha “smentito la smentita” del Governo Berlusconi e confermato il imminente monitoraggio sull’attuazione delle riforme conomiche e strutturali cui si è impegnata l’Italia dinanzi alla UE: la certificazione di credibilità – che a tuttora manca al nostro Governo – sarà frutto di una verifica pubblica su base trimestrale.
Niente fondi dunque: non sarà infatti la nuova Linea di liquidità precauzionale (Precautionary and Liquidity Line PLL) a breve termine lo strumento riservato all’Italia da Christine Lagarde.
La strada verso la credibilità – per scongiurare il rischio default – egrave; rappresentata dal monitoraggio fiscale:è fondamentale che l’Italia recuperi credibilità, la cui mancanza per il FMI rappresenta il vero problema del nostro Paese.
La numero uno del FMI ha infatti dichiarato che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sarà presto sottoposto «al test della realtà» chiesto da lui stesso: «è l’Italia che ci ha chiesto di offrirle la nostra competenza. Berlusconi mi ha detto: mi sono impegnato a realizzare degli sforzi e l’avvio di riforme ma i mercati non mi credono, chiedo quindi che un soggetto terzo indipendente dimostri la veridicità di quello che prometto».
E già prima della fine di novembre gli ispettori del FMI arriveranno a Roma per effettuare «un’analisi indipendente» volta a verificare che l’Italia portirealmente a termine le riforme promesse alla UE (riforma delle pensioni, riforma del diritto del lavoro, liberalizzazioni, ecc.) .
«Invierò in Italia ogni tre mesi una squadra composta di 5-6 esperti. Pubblicheremo i loro rapporti su queste questioni» ha concluso Lagarde.