


Il Governo si prepara ad intervenire sul caro bollette, anche se per il momento non ci sono dettagli sul tipo di provvedimento a cui sta pensando. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di un question time in Senato, ha assicurato la massima attenzione dell’Esecutivo sul tema.
Nelle prossime settimane sarà valutato «un provvedimento con riferimento alle dinamiche dei prezzi». E si è anche espresso a favore di «un’onesta riflessione su cosa abbia significato il passaggio al libero mercato».
Il caro energia per le imprese
I costi dell’energia sono in salita sia pre le imprese sia per le famiglie. In base agli ultimi dati dell’Osservatorio Confcommercio Energia, la spesa in bolletta per luce e gas delle aziende del settore è aumentata del 24% rispetto al 2024 e del 56,5% sul 2019. Il report stima che, a prezzi costanti, la spesa complessiva delle imprese del terziario raggiungerà 12,5 miliardi di euro nel 2025, in aumento del 17% rispetto al 2024 e del 38% rispetto al 2023.
Il settore produttivo paga anche anche un gap di competitività rispetto ai competitori europei e internazionali. A gennaio 2025, il costo dell’energia elettrica in Italia ha raggiunto i 143 €/MWh, contro i 98 euro al MWh della Francia e i circa 100 di Spagna e Germania.
L’allarme dei consumatori
Per quanto riguarda invece le famiglie, il presidente del Codacons Carlo Rienzi segnala che nel mercato tutelato la bolletta media è di 1.393 euro annui «e andrà incontro ad un aggiornamento al rialzo delle condizioni economiche stabilite da Arera, mentre chi ha un contratto a prezzo variabile sul mercato libero subisce conseguenze immediate dai nuovi picchi dell’energia, con tariffe più pesanti applicate dagli operatori».
L’associazione dei consumatori invita di conseguenza il Governo ad agire velocemente.
La posizione del Governo
Il ministro Giorgetti al momento si è limitato ad annunciare l’intenzione di intervenire senza fornire ulteriori dettagli sul tipo di provvedimento alo studio. E ha anche aggiunto «l’andamento dei prezzi dell’energia e delle bollette non dipende dal comportamento del governo ma da fattori totalmente estranei», facendo riferimento a «dinamiche che talvolta hanno anche caratteristiche speculative».