Semaforo rosso per segnalare i prodotti rincarati eccessivamente, semaforo verde se l’aumento di prezzo rientra nell’inflazione programmata per l’anno in corso, semaforo giallo se il costo è aumentato meno dell’inflazione reale ma più di quella programmata.
E’ la nuova “segnaletica” per il carrello della spesa proposta da Assoutenti per guidare i consumatori nelle proprie scelte di acquisto, disponibile sul sito web dell’associazione e viene costantemente aggiornato.
Vediamo come funziona e come utilizzarla.
Quali prezzi aumentano di più per l’inflazione
Tra i beni che registrano i maggiori rincari ci sono prodotti alimentari come zucchero (+52,6% su anno), riso (+37,1%), latte conservato (+28,7%), olio di oliva (+24,6%), patate (+22,2%) e gelati (+22%) ma anche beni e servizi di particolare entità come voli nazionali (+43,2%) e internazionali (+36,6%).
All’interno del paniere Istat per il calcolo dell’inflazione non tutti i prodotti subiscono gli stessi aumenti di prezzo. Da qui l’utilità del semaforo prezzi. Al momento, l’inflazione misurata è al 7,6%, mentre quella programmata per il 2023 è al 5,4%. Quindi
- , con un prezzo rincarato oltre il 7,6% rispetto all’anno scorso, scatta il rosso.
- Se il prezzo è aumentato meno del 5,4% il semaforo è verde.
- Se il rincaro è contenuto fra le due percentuali il semaforo è giallo.
La classifica dei rincari
- Sul podio del semaforo rosso ci sono zucchero, voli nazionali e riso; seguono alimenti per bambini, margarina, yogurt, birre, pacchetti vacanza, energia elettrica, vegetali, burro, auto usate, cartoleria, farina, salumi, tè, caffè.
- Sul podio del semaforo giallo ci sono automobili (+7,6%), lavatrici (7,5%), servizi domestici (7,4%). In coda alla classifica apparecchi per la lavorazione degli alimenti, ristoranti, bar e locali, automobili nuove. Nel mezzo carne bovina, sale, frutta fresca, mobili.
- Sul podio del semaforo verde ci sono manutenzione e riparazione mezzi di trasporto, frattaglie, tessuti per arredamento e tendaggi. Fra i prodotti il cui prezzo è sceso rispetto all’anno scorso: gasolio per riscaldamento e per mezzi di trasporto, libri, benzina, articoli per bambini.