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Flotte aziendali: addio al diesel

di Anna Fabi

3 Ottobre 2018 10:30

Veicoli diesel messi al bando dalle principali città italiane ed europee perché inquinanti e le flotte aziendali si adeguano diventando sempre più Eco.

Vive un periodo difficile il diesel in Italia e non solo, con sempre meno aziende e clienti che scelgono questa motorizzazione per via dello scandalo scoppiato tre anni fa, quando è stato lanciato l’allarme emissioni, con la conseguente minaccia di regioni e province locali e regionali di bloccare la circolazione per questi veicoli.

Veicoli diesel al bando

Un rischio che le aziende non possono correre, vedendosi così quasi costrette a rinnovare le flotte o, comunque, a scegliere veicoli alimentati con altra tipologia di carburante per le proprie flotte aziendali.

L’effetto collaterale positivo, dovrebbe essere un maggiore ricorso all’ibrido o all’elettrico, visto che anche i motori a benzina non sono esenti da critiche in quanto a quantità di CO2 prodotta e rischiano di essere messi al bando dai centri storici di alcune delle maggiori città europee.

Mercato delle auto in Europa

I numeri del mercato delle auto in Europa confermano che l’incertezza sul futuro dei diesel sta facendo sentire i suoi effetti sulle vendite: le nuove immatricolazioni di auto turbodiesel sono crollate nel secondo trimestre 2018 del -15,5%, arrivando a una fetta di mercato del 36,3% contro quella del 45,2% dello stesso trimestre 2017.

Di conseguenza crescono le vendite dei veicoli a benzina (+19,8%), con una quota che nel secondo trimestre vale il 56,7% (+7%) e inizia l’ascesa dei veicoli con alimentazione alternativa (elettriche, ibride, Gpl e metano) che ora rappresentano il 6,9% del mercato, in crescita di oltre il +44%.

Mercato delle auto in Italia

Trend confermato anche guardando al solo mercato italiano, stando all’analisi effettuata dal Centro Studi e Statistiche Unrae, da gennaio ad agosto 2018, nel comune di Milano la flessione delle immatricolazioni di auto diesel a privati è stata del -28,6%, a Roma del -22,3% e a Torino del -37,4%.

Si tratta delle tre principali città per numero di immatricolazioni annue, città che frequentemente vietano l’accesso alle auto più inquinanti nelle zone centrali, con vincoli sempre più stringenti e ponendo sempre più spesso nel mirino in veicoli alimentati a gasolio. Nel totale Italia il calo delle vetture diesel tra i privati è del -15,8%.