
Cosa fare per ricongiungere tutti i contributi esteri ai fini di una pensione unica INPS?
I contributi esteri possono essere trasferiti e valorizzati ai fini della pensione INPS. Per ricongiungere i versamenti nei Paesi si devono seguire le specifiche procedure previste dalla normativa nazionale ed europea e dagli accordi bilaterali siglati dall’Italia con i Paesi extra-UE.
Lo strumento più comune è quello della totalizzazione dei periodi assicurativi, ai sensi del Regolamento UE 883/2004, che coordina i sistemi di sicurezza sociale all’interno dell’Unione Europea. Questa opzione consente di sommare i contributi versati in diversi Paesi UE per raggiungere i requisiti minimi per la pensione. Possono accedervi i lavoratori che: non hanno ancora maturato il diritto a pensione in nessuna delle gestioni interessate; non hanno la possibilità di utilizzare altre forme di cumulo o ricongiunzione contributiva (ad esempio ricongiunzione onerosa o gratuita); hanno periodi contributivi in più gestioni previdenziali italiane e/o enti esteri con cui esistono accordi di sicurezza sociale.
NB: i periodi contributivi esteri inferiori a 52 settimane non sono totalizzabili, ma possono comunque essere utilizzati dallo Stato che concede la pensione e sono validi sia per il diritto che per la misura della pensione.
Lo strumento si utilizza nel momento in cui si presenta domanda di pensione di vecchiaia in regime di totalizzazione, che deve avvenire nel Paese in cui si risiede o sono stati versati i contributi per l’ultima volta. Se è l’Italia si presenta all’INPS. Una volta presentata la domanda, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si occuperà di contattare l’ente previdenziale estero per verificare i contributi versati e la pensione verrà calcolata proporzionalmente ai periodi di contribuzione in ciascun Paese. Per i periodi lavorativi svolti all’estero, si applicheranno le relative regole di calcolo previste dal Paese straniero. A tal fine, serve una certificazione dei contributi esteri o altra documentazione che attesti i contributi versati. Si può richiederla direttamente dall’ente previdenziale estero.
Per trasferire contributi italiani in un’unica gestione c’è invece la ricongiunzione contributiva a pagamento per i periodi coincidenti versati in diverse gestioni ed il cumulo gratuito per quelli non coincidenti (compresi quelli in enti previdenziali di Paesi membri dell’Unione Europea). Questo strumento è previsto dalla legge 232/2016 (articolo 1, commi 239 e seguenti) ed è applicabile anche ai periodi in gestione separata INPS. La pensione è calcolata sulla base dei contributi cumulati e proporzionata ai periodi contributivi maturati in ciascuna gestione. Anche in questo caso lo strumento si attiva nel momento in cui si presenta domanda di pensione presso l’INPS, che si occuperà di verificare la possibilità di includervi anche i periodi di contribuzione estera, grazie agli accordi bilaterali di sicurezza sociale.
Consultare un patronato o un consulente previdenziale è sempre utile per ottenere una valutazione accurata della situazione contributiva e capire lo strumento più conveniente nel proprio caso.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi