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Pensioni INPS, crollano le uscite anticipate con la stretta di Governo

di Barbara Weisz

21 Febbraio 2025 10:02

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Pensioni in drastico calo: flessione più marcata per quelle anticipate di under 64 e per Opzione Donna: tutti i dati INPS per gestione di apaprtenenza.

La progressiva stretta di Governo sulla flessibilità in uscita continua a dare i suoi frutti, con una graduale diminuzione dei nuovi pensionati sotto i 64 anni.

I dati dell’ultimo monitoraggio INPS  evidenziano anche un generale calo dei pensionamenti, in continuità con la tendenza che ha segnato l’ultimo triennio.

Pensionamenti in calo

Nel 2024 sono andati in pensione 735mila lavoratori contro gli 815mila del 2023, con una flessione del 9,8% considerando i soli trattamenti previdenziali veri e propri. Il trend rimane comunque analogo anche includendo gli assegni sociali, che però sono cresciuti in termini assoluti: oltre 95mila rispetto ai 92ila dell’anno precedente.

In realtà è diminuito il numero dei nuovi pensionati in quasi tutte le gestioni, ossia in quella dei lavoratori dipendenti, quella dei commercianti e artigiani e quella dei coltivatori diretti. Sostanzialmente stabili, invece, i pensionamenti dei parasubordinati, saliti da 45mila 629 a 45mila 896.

Opzione Donna in crisi

Drastica è poi la diminuzione delle lavoratrici che si ritirano con l’Opzione Donna: erano quasi 12mila nel 2023 e sono scese a quota 3.500 nel 2024. Su questa formula di flessibilità in uscita è intervenuto negli ultimi anni un sistematico inasprimento dei requisiti di accesso.

L’andamento dei pensionamenti con l’Opzione Donna corrisponde non a caso alla stretta normativa: era in aumento nel 2022 ed ha iniziato a scendere nel 2023 (da 24mila a 11mila).

Dal 2023, infatti, non bastano più età e contribuzione soglia ma è necessario anche ricadere in una delle specifiche categorie di aventi diritto: disoccupate o occupate presso aziende con tavoli ministeriali di crisi aperti, caregiver, disabili almeno al 74%.

Le pensioni anticipate entro i 64 anni

Alla riduzione del numero generale delle nuove pensioni, si aggiunge un calo dell’età media in cui i lavoratori si ritirano, e questo è un trend che prosegue da diversi anni.

Nel 2024 il numero dei nuovi pensionati INPS sotto i 64 anni è sceso del 16%, passando da oltre 310mila a quota 261mila. La flessione è particolarmente evidente per gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, dove i pensionamenti anticipati under 64 sono scesi dai 164mila del 2023 ai 143mila dello scorso anno. In tutto, nella gestione FPLD il numero delle nuove prestazioni 2024 è stato pari a 332mila, con un calo intorno all’8%.

Fra i dipendenti pubblici, quasi 10mila pensioni in meno per gli under 64, su una flessione totale di 17mila unità.

I parasubordinati confermano la riduzione dei pensionamenti di lavoratori con meno di 64 anni ma non quella del totale dei trattamenti, con un lieve incremento di 300 prestazioni erogate in più (da 45mila 629 a 45mila 896)

Nella gestione commercianti si sono registrati quasi 7mila nuovi trattamenti previdenziali erogati fra gli under 64,  circa 9.500 in tutto. Fra gli artigiani, circa 6mila 200 nuovi pensionati in meno sotto i 64 anni, e flessione totale pari a circa 9mila 200 unità. In entrambi i casi, intorno ai due terzi della flessione è attribuibile quindi alla minor frequenza dei pensionamenti di lavoratori sotto i 64 anni.

Per coloni e mezzadri, infine, i trattamenti destinati agli under 64 sono scesi  in un anno da 12.994 a 8.686, con una flessione del 33% circa. Il totale dei nuovi trattamenti di questa gestione è a sua volta calato da 37mila a 30mila, quindi del 19% circa..