
Le modifiche della riforma IRPEF 2022 alle detrazioni da lavoro dipendente e assimilati, da pensione, da lavoro autonomo e altri redditi (articolo 13 TUIR) prevedono una rimodulazione di importo in base ai nuovi scaglioni di reddito, nuovi minimali o massimali (a seconda della categoria di contribuente) e istituiscono nuove maggiorazioni laddove il reddito complessivo rientri in determinate soglie. Vediamo cosa è cambiato in busta paga e come calcolare il guadagno fiscale.
Cosa cambia nelle buste paga 2022?
Detrazioni lavoro dipendente: chi paga meno tasse?
Un dipendente che ha uno stipendio da 30mila euro l’anno, nel 2022 risparmia circa 84 euro di tasse in busta paga (perché perde il bonus IRPEF 100 euro), chi guadagna 50mila euro risparmia invece ben 739 euro. Per capire meglio cosa è cambiato, riportiamo di seguito, per prima cosa, le nuove detrazioni applicate in busta paga sul lavoro dipendente, rapportate ai nuovi scaglioni di reddito IRPEF 2022, con una conseguente riduzione d’imposta per alcune fasce:
Reddito (€) | Detrazione |
Fino a 15mila | 1.880 (minimo 690 euro) |
Tra 15.000 e 28.000 | 1.910+1.190*(28.000-reddito)/(28.000-15.000) |
Tra 28.000 e 50.000 | 1.910*(50.000-reddito)/(50.000-28.000) |
Oltre 50.000 | 0 |
Le detrazioni per lavoro dipendente vanno rapportate al numero dei giorni con diritto alle detrazioni per lavoro dipendente, con esclusione dei giorni per cui non spetta alcun reddito.
Cosa sono le detrazioni fiscali in busta paga?
Le detrazioni fiscali in busta paga sono le riduzioni d’imposta applicate sul reddito da lavoro dei dipendenti, che permettono di abbassare la tassazione IRPEF e quindi di aumentare lo stipendio netto a fine mese.
Come si calcola le detrazioni in busta paga?
Maggiorazione 2022 di 65 euro: a chi spetta?
Per evitare penalizzazioni rispetto alle detrazioni operate in busta paga fino allo scorso anno, per il lavoro dipendente è prevista una sorta di maggiorazione in una delle 4 nuove fasce di reddito IRPEF. In particolare, se il reddito complessivo si colloca tra 25mila e 35mila euro, la detrazione spettante è aumentata di un importo pari a 65 euro.
A spiegare come funzionano queste maggiorazioni è la Circolare 4/E dell’Agenzia delle Entrate, secondo cui queste somme vanno corrisposte per intero nel corso dell’anno.
Tale importo va inteso quale correttivo in aumento alle detrazioni precedentemente riproporzionate e deve essere corrisposto – in presenza dei requisiti reddituali – per intero nel corso dell’anno 2022, senza effettuare alcun ragguaglio al periodo di lavoro nell’anno.
Come si calcolano i giorni in busta paga?
Il sostituto di imposta / datore di lavoro deve riconoscere tale maggiorazione dal 1° gennaio 2022, mentre poi a fine anno o al momento della cessazione del rapporto di lavoro dovrà ricalcolare la detrazione effettivamente spettante in base all’ammontare della retribuzione complessivamente erogata nel periodo d’imposta, apportando una sorta di conguaglio.
Un altro chiarimento importante riguarda il periodo da prendere a riferimento per il computo dei giorni su cui quantificare le detrazioni spettanti. Ai fini del calcolo delle detrazioni non vanno computati i giorni di assenza ingiustificata cui è riconducibile quella derivante dal mancato dell’obbligo di possesso del Green Pass.