Torna il lavoro in Italia: i settori che spingono le assunzioni

di Teresa Barone

Pubblicato 13 Luglio 2021
Aggiornato 23:25

Bollettino Unioncamere e ANPAL sul mercato del lavoro in Itallia al mese di luglio: +25% rispetto a quello 2019, ecco i comparti che trainano la ripresa.

Per il mese di luglio sono previste oltre 534mila opportunità di lavoro in Italia, occasioni professionali che salgono a circa 1,3 milioni se si prende in considerazione l’intero trimestre luglio-settembre. L’offerta di lavoro delle imprese supera i livelli di luglio 2019, secondo il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e ANPAL.

Rispetto al 2019, le imprese ricercano specialmente ingegneri, specialisti delle scienze gestionali, tecnici informatici, tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi, ma anche figure legate alle costruzioni e alle produzioni industriali. Fra le lauree più ricercate dalle aziende figurano ingegneria e discipline economiche, mentre tra i diplomi secondari sono gli indirizzi amministrazione, finanza e marketing ad aprire più opportunità professionali.

I segnali di ripresa in ambito esportazioni e investimenti si riflettono dunque sul mercato del lavoro: il 30,2% delle imprese si attende una crescita della produzione per il trimestre luglio-settembre.

A trainare le assunzioni sono infatti il comparto del manifatturiero con 97mila entrate previste, concentrate specialmente nelle industrie alimentari (24mila), nelle industrie meccatroniche (23mila), industrie metallurgiche e prodotti in metallo (16mila), chimico-farmaceutico (9mila).

Grazie alla ripresa del turismo, inoltre, aumentano gli inserimenti nel comparto (155mila assunzioni previste) e supera i livelli pre-Covid. Nel comparto cresce in particolare la domanda di addetti ai servizi di informazione e accoglienza e di addetti alla ristorazione. Bene anche i servizi alle persone (con 57mila entrate programmate) e i servizi operativi (46mila). Timidi segnali di ripresa, infine, arrivano dal ramo del commercio (con 54mila entrate).

Migliora di molto anche la domanda di lavoro nel settore costruzioni dopo anni di profonda crisi: si attesta sulle 40mila unità. A fungere da traino, il programma di agevolazioni legate al Superbonus 110%. Ancora sotto i livelli pre-Covid è invece il comparto del tessile-abbigliamento-calzature, per quanto in ripresa rispetto a luglio 2020. Non a caso, è il settore verso cui si concentrano gli attuali aiuti di stato, con blocco dei licenziamenti fino a ottobre e nuova cassa integrazione agevolata.