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Certificazione Parità di Genere: cercasi consulenti per le PMI

di Teresa Barone

18 Gennaio 2024 11:56

Riaprono le candidature per iscriversi all’elenco di esperti chiamati a offrire assistenza alle PMI per la Certificazione della Parità di Genere.

Unioncamere ha riaperto i termini di presentazione delle candidature per far parte dell’elenco di esperti che offrano attività di assistenza tecnico-consulenziale alle PMI per ottenere la Certificazione di parità di genere (di cui all’articolo 46-bis del decreto legislativo n. 198/2006).

L’iniziativa è promossa dal Dipartimento delle Pari Opportunità. Le domande per iscriversi all’elenco possono essere inviate entro il 5 febbraio 2024.

Certificazione Parità di Genere: elenco esperti

L’avviso pubblico – riservato alle persone fisiche titolari di partita IVA – è mirato a creare un elenco, pubblicato sul sito di Unioncamere, contenente i nominativi degli esperti che avranno il compito di supportare le imprese nel percorso di certificazione per la parità di genere, attraverso servizi di assistenza tecnica e accompagnamento.

Come noto, infatti, è previsto un esonero contributivo (fino all’1% dei versamenti totali, con tetto massimo di 50mila euro) per le aziende in possesso della Certificazione, che può essere richiesta tramite il Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) dell’INPS.

=> Contributi alle PMI per la parità di genere

Requisiti per essere consulenti delle PMI

Per gli esperti in elenco è previsto un impegno di almeno dieci giornate per anno ed un compenso di 500 euro a giornata (otto ore) comprensivo di IVA, costi professionali, e oneri di legge. L’assistenza è offerta in remoto, con incontri da 4 ore ciascuno anche nella stessa giornata. La scelta dell’esperto in elenco è operata direttamente dall’impresa sulla base delle disponibilità indicate attraverso piattaforma dedicata.

Possono candidarsi coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • aver conseguito la laurea specialistica/magistrale prevista dall’ordinamento universitario vigente, o diploma di laurea conseguito in base all’ordinamento previgente al D.M. 509/99;
  • essere titolare di partita IVA.

È anche necessario possedere competenze specifiche in ambito parità di genere, sistemi di gestione per la qualità (SGQ) e relativi alla prassi UNI/PdR 125:2022, norme UNI ISO 30415:2021, SA 8000 e/o alla PAS 24000, diritto del lavoro.

A essere valutata sarà anche la qualifica di Auditor/Lead Auditor di sistemi di gestione per la parità di genere – UNI PdR 125:2022, oltre a eventuali esperienze per conto di enti di certificazione accreditati.