Profili junior, retribuzione e welfare

di Chiara Basciano

4 Giugno 2019 09:00

I benefit non convincono i lavoratori alle prime armi: meglio un aumento di stipendio che strumenti di welfare.

Le aziende offrono spesso valide alternative ad un possibile aumento di stipendio. Ma i lavoratori guardano di buon occhio a queste possibilità a seconda del proprio ruolo all’interno dell’azienda. JHunters, brand di Hunters Group, ha analizzato la situazione per quanto riguarda i profili junior.

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La ricerca condotta su un campione di circa 200 candidati under 35, su tutto il territorio nazionale, mostra un panorama uniforme. Il 76% degli intervistati considera la retribuzione l’aspetto più interessante, solo il 24% prende in considerazione altri benefit. Nel dettaglio, il 40% predilige la flessibilità oraria e il 60% benefit non monetari.

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Probabilmente ciò è dovuto diversi fattori, prima di tutto gli stipendi dei tali profili non sono così alti da guardare ai benefit con interesse, inoltre il loro equilibrio tra lavoro e vita privata non è molto compromesso, avendo compiti meno stressanti, complice la scarsa conoscenza di eventuali pacchetti che potrebbero in realtà fare gola.

Il fatto di doversi spostare per lavoro incide notevolmente sull’importanza data alle retribuzioni, che diventano essenziali per avere uno stile di vita accettabile. L’interesse dei profili senior nei confronti dei benefit infatti è del tutto diverso, laddove la possibilità di smart working potrebbe avere un peso significativo sul proprio stile di vita, così come eventuali pacchetti assicurativi.