Dichiarazione dei redditi al via: le novità per il 2016

di Nicola Santangelo

Pubblicato 7 Marzo 2016
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:38

Con la consegna della Certificazione Unica (Cu 2016) da parte dei sostituti d’imposta ai lavoratori dipendenti e assimilati comincia ufficialmente il periodo della dichiarazione dei redditi. Dopo l’esperienza dell’anno scorso, anche quest’anno il 730 sarà precompilato e circa 20 milioni di persone potranno consultare ed eventualmente modificare la propria dichiarazione. Rispetto all’edizione 2015, quest’anno la dichiarazione dei redditi precompilata conterrà qualche dato in più. L’Agenzia delle Entrate si è recentemente espressa, con la circolare 3/E/2016, per fornire alcuni nuovi chiarimenti sugli sconti fiscali.

Dichiarazione dei redditi precompilata

A partire dal prossimo 15 aprile sarà possibile consultare la propria dichiarazione dei redditi precompilata. Accedendo al proprio cassetto fiscale, quindi, sarà possibile prendere visione del modello 730 ed eventualmente effettuare alcune modifiche autonomamente o tramite un intermediario abilitato. La trasmissione all’Agenzia delle Entrate dovrà avvenire entro il 7 luglio 2016.

Abitazione principale

Ogni comproprietario può dedurre la quota di rendita della pertinenza, adibita a servizio dell’abitazione principale, pari alla percentuale di possesso della pertinenza stessa. Ai fini della detrazione per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, il limite di spesa su cui calcolare la detrazione va considerato tenendo conto del numero delle unità immobiliari abitative servite dalla pertinenza.

Bonus mobili & interventi edili

Affinché sia possibile godere del bonus mobili è necessario che i lavori di ristrutturazione siano configurabili come interventi di manutenzione straordinaria. La circolare dell’Agenzia delle Entrate precisa che la sostituzione della caldaia può essere considerata come intervento di manutenzione straordinaria e, pertanto, consente l’accesso al bonus mobili. Discorso diverso, invece, per la semplice sostituzione della vecchia vasca da bagno. Tale intervento, infatti, si configura come manutenzione ordinaria e, pertanto, non è possibile fruire della detrazione del 50%.