Lavoro: congedi parentali e voucher per i figli

di Nicola Santangelo

Pubblicato 21 Gennaio 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

Per il 2013 sono previste due importanti novità  sul tema del lavoro: saranno introdotti il congedo obbligatorio e facoltativo per i padri e i contributi economici per le madri che, al termine della maternità , vorranno rientrare al lavoro.

Si tratta di modifiche che rientrano nel progetto di riforma del lavoro del ministro Elsa Fornero.

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Sono 78 milioni l’anno i fondi 2013-1015 a disposizione di papà  lavoratori e mamme lavoratrici. Le risorse arrivano dal Fondo per l'occupazione femminile e dei giovani e permetteranno ai neo genitori di conciliare lavoro e famiglia.
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Congedi di paternità 
Si tratta di un giorno di congedo obbligatorio per i padri e di due giorni facoltativi utilizzabili entro il quinto mese di vita del figlio. L'agevolazione è riconosciuta anche ai padri adottivi o affidatari.

Il trattamento economico sarà  a carico dell'Inps e avrà  piena contribuzione figurativa.

I congedi, non fruibili a ore, saranno concessi dopo una preventiva comunicazione al datore di lavoro da farsi con almeno 15 giorni di anticipo, ove possibile in relazione all'evento della nascita o in base alla data presunta del parto.

Voucher asilo o baby sitting
E' invece rivolto alle madri intenzionate a rientrare al lavoro dopo il congedo di maternità  il nuovo strumento che prevede la possibilità  di richiedere, al posto del congedo parentale, un contributo economico utilizzabile per pagare una baby sitter o per coprire la retta dell'asilo nido.

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Il contributo può essere richiesto entro gli undici mesi successivi al congedo di maternità  e consiste in un bonus di 300 euro netti mensili per sei mesi.

Nel caso in cui la madre decida per la baby sitter le verranno riconosciuti, entro quindici giorni, dei voucher per il pagamento della prestazione; qualora scelga, invece, l'opzione dell'asilo nido, la struttura interessata riceverà  l'accredito direttamente dall'Inps.

Per ottenere il beneficio bisognerà  farne richiesta all'Inps. Tra tutte le richieste pervenute verrà  stilata una graduatoria nazionale che terrà  conto dell'Indicatore Isee.

I fondi saranno erogati fino a concorrenza delle risorse disponibili per ciascun anno.