Programma Media 2007, Fondo di Garanzia ad hoc per Pmi dell’Audiovisivo

di Ermanno Cece

Pubblicato 20 Gennaio 2010
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:41

Nell'ambito del Programma Media 2007, la Commissione europea ha recentemente emanato un invito a presentare proposte al fine di implementare un meccanismo di garanzia sui prestiti volto a sostenere ed agevolare l'accesso al credito da parte delle aziende del settore audiovisivo.

L'intervento proposto dimostra come a livello di Unione europea si stia sempre più affermando un processo attraverso cui si tende a sostenere l'imprenditoria attraverso azioni ad hoc aventi l'obiettivo di risolvere specifiche problematiche emerse a livello settoriale o territoriale (si veda, a tal proposito, l'iniziativa JEREMIE), con il coinvolgimento di istituzioni finanziarie operanti a livello nazionale e locale.

L'iniziativa prende le mosse da una consultazione pubblica di settore effettuata dalla Commissione durante il periodo di preparazione del Programma in cui emergeva la necessità  di risolvere questioni inerenti alcune aree di interesse. Tra queste, interventi specifici furono identificati nell'accesso al credito da parte delle Piccole e medie imprese (Pmi).
L'audiovisivo europeo è un settore che ha sempre sofferto di questa problematica: la sua fragilità  strutturale e la sottocapitalizzazione di gran parte degli operatori – per lo più microimprese con limitati beni tangibili – ha sempre condizionato le capacità  di accesso alle risorse finanziarie.

Come risultato, la Decisione N. 1718/2006/EC istitutiva di MEDIA 2007, ha incluso gli istituti finanziari come possibili beneficiari del Programma.

Nel frattempo, con l'avvento della crisi finanziaria, è divenuto sempre più complicato per i produttori di contenuti audiovisivi accedere ai canali tradizionali di credito.
Per reagire agli effetti del “credit crunch”, e comprendere meglio le condizioni di mercato, nel 2009, la Commissione ha svolto uno studio sul ruolo delle banche nel settore dei finanziamenti del settore audiovisivo. Nelle conclusioni, lo studio evidenziava come la crisi avesse ulteriormente aumentato la riluttanza degli istituti finanziari nello svolgimento di un ruolo attivo di sostegno al settore; inoltre, si sottolineava che per incoraggiare gli istituti di credito nel fornire risorse all'audiovisivo si sarebbe potuto creare un meccanismo di garanzia in grado di promuovere una più stretta collaborazione tra banche e Pmi.

Obiettivo del nuovo fondo sarà  quindi sarà  di condividere il rischio finanziario dei prestiti concessi dalle banche alle società  di produzione europee audiovisive, garantendo di coprire una certa percentuale della perdita della banca dovuta all'eventuale insolvenza dell'impresa, e quindi incoraggiare le banche locali ad effettuare prestiti ai produttori cinematografici.

Il fondo, che dovrebbe essere istituito nel secondo trimestre del 2010, beneficerà  di una dotazione totale di €8m per un periodo di 4 anni. La gestione di esso sarà  delegata ad una organizzazione finanziaria europea e l'invito ha proprio l'obiettivo di selezionare l'organizzazione che svolgerà  questo ruolo.

Possono canidarsi solamente organismi pubblici nazionali o internazionali o istituzioni di diritto privato con una missione di pubblico servizio che forniscano adeguate garanzie e che siano stabiliti nel territorio dei paesi che partecipano al Programma Media 2007.
Altri operatori finanziari come banche, fondi di investimento, fondi di venture capital, etc., possono sottoporre la loro candidatura in associazione con una istituzione finanziaria europea (avente le caratteristiche sopra elencate) partecipante come leader del consorzio.

Le proposte per partecipare all'invito dovranno essere presentate entro il 15 aprile 2010.