Digitale sostenibile: fra Web 2.0 e nuove frontiere di business

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 22 Aprile 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:44

Il recente convegno More Than Zero tenutosi a Milano ha attirato l’attenzione degli esperti del Web 2.0 su una tendenza destinata ad esplodere come fenomeno di massa: il ventural capital per il digitale sostenibile.

Si tratta di un modello di business innovativo, che offre ottime possibilità  di sviluppo per gli imprenditori capaci di sfruttare tutte le potenzialità  e le piattaforme del Web 2.0 per creare profitti con prodotti e servizi socialmente sostenibili.
L’avvento del Web 2.0 segna infatti un radicale cambiamento nei processi di lavoro, offrendo l’opportunità  – anche alle aziende più piccole – di utilizzare software e applicazioni collegandosi ad Internet per lavorare online.

In sostanza, per il mercato dell’ICT significa favorire l’espansione delle aziende che operano per e con sistemi open source rendendo, come è noto, accessibili e migliorabili le fonti sorgenti.

E’ il caso di Joi To, brillante imprenditore giapponese presente a Milano e fondatore di Neoteny, società  in grado di finanziare start-up tecnologiche caratterizzate da un orientamento al business sostenibile. Lo stesso Joi To, con i fondi raccolti da Neoteny, ha supportato la fondazione di Infoseek Japan, il secondo portale giapponese e Rakuten, il maggiore portale di vendite online del Sol Levante.

La sostenibilità  sta diventando anche per le Pmi un fattore di crescita rilevante e indipendente dalla natura dei singoli mercati. Di fatto, assistiamo oggi alla diffusa tendenza a premiare progetti capaci di creare profitti e soddisfare la crescente domanda di sostenibilità  sociale ed ambientale. Un ottimo modo per far fruttare al meglio i capitali reperibili dai finanziatori più sensibili alla filosofia della sostenibilità .