OpenOffice.org, l’alternativa più famosa a Microsoft Office

di Stefano Ferrario

Pubblicato 4 Settembre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:45

Girovagando sul web è difficile non imbattersi nel mondo dell’open source. Ormai si trovano “software alternativi” gratuiti che coprono ogni esigenza: grafica vettoriale, animazioni, database, client di posta, browser e anche applicativi per l’ufficio.

Di quest’ultima categoria il capostipite è sicuramente Open Office, rinominato a causa di una disputa per il marchio OpenOffice.org, simpaticamente e oramai ufficialmente chiamato da tutti OOo oppure OO.o.

OpenOffice.org è, citando testualmente il sito ufficiale in italiano:

Una suite per ufficio multipiattaforma e multilingua ed un progetto open-source.

Un breve cenno di storia è dovuto: nel 1999 Sun Micrososystem compra una software house tedesca, StarDivision, che produce la suite per l’ufficio StarOffice. L’anno dopo, con una mossa mirata a rubare clienti a Microsoft, Sun decide di rilasciare i sorgenti al mondo di smanettoni del web facendo nascere il progetto OpenOffice.org.

StarOffice continua ad esistere, se li scaricate entrambi noterete certamente molte somiglianze, infatti si basa sulle release di OOo ma aggiunge alcuni componenti proprietari.

OpenOffice.org 2.2.1 si può scaricare dal sito ufficiale direttamente in lingua italiana, per Windows sono 97Mb mentre per Linux 126Mb.

Al suo interno troviamo i seguenti programmi (tra parentesi il corrispondente a pagamento):

  • Writer: elaboratore di testi ed editor HTML WYSIWYG (Word)
  • Calc: foglio di calcolo (Excel)
  • Impress: creazione presentazioni (Powerpoint)
  • Base: gestione database (Access)
  • Draw: grafica vettoriale (Corel Draw)
  • Math: editor di formule matematiche

Uno dei punti di forza di questo software, oltre al fatto che è open source, è la possibilità di utilizzare tranquillamente i file di Microsoft Office, quindi è possibile aprire, modificare e salvare un .RTF, .XSL o un .PPT senza problemi. Aggiungere la potenzialità di importare/esportare PDF, XML, SVG e Flash sembra addirittura esagerato!