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Incentivo assunzione di ricercatori: bonus da 10mila euro in arrivo

di Anna Fabi

22 Maggio 2025 10:57

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Incentivo per le aziende che assumono ricercatori under 35, bonus fino a 10mila euro all’anno per 3 anni: approvato l'emendamento al Decreto PNRR Scuola.

La Commissione Istruzione del Senato ha approvato una serie di emendamenti al decreto-legge n. 45/2025 (Decreto PNRR-Scuola), parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la scuola e la ricerca. Tra le novità più rilevanti c’è un nuovo incentivo fiscale destinato alle imprese che assumono ricercatori under 35, con l’obiettivo di favorire l’innovazione tecnologica e il rafforzamento della ricerca nel sistema produttivo italiano.

Si tratta di un Bonus annuale fino a 10mila euro, applicabile per un massimo di tre anni. Se sarà confermato anche nel passaggio alla Camera del provvedimento (la conversione in legge è attesa  entro il 6 giugno), il nuovo incentivo sostituirà quello precedente, che si fermava a 7.500 euro per due anni, previsto dal Decreto PNRR del 2023, configurandosi come una leva strategica per la crescita delle aziende e la valorizzazione del capitale umano specializzato.

Bonus per assunzione di ricercatori under 35

Il nuovo incentivo si rivolge alle aziende private che assumono giovani ricercatori under 35, con contratti a tempo indeterminato o a termine di almeno 12 mesi. Il contributo massimo erogabile sarebbe di 10mila euro annui per ogni nuova assunzione, per un periodo massimo di 3 anni consecutivi. L’incentivo si applicherebbe anche alle startup innovative, in linea con le strategie di sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione.

Gi incentivi per l’assunzione stabile di ricercatori e dottori di ricerca – attraverso un credito d’imposta maggiorato di 10.000 euro – è infatti esteso a tutte le imprese e senza limiti numerici di assunzione per azienda.

Per la misura è previsto un fondo da 150 milioni di euro, riservato agli incentivi per imprese che assumono ricercatori e dottori di ricerca. L’obiettivo di Governo è quello di creare fino a 15.000 posti di lavoro a tempo indeterminato e favorire l’innovazione di aziende e imprese.

L’obiettivo è favorire il trasferimento delle competenze scientifiche e tecnologiche dal mondo accademico a quello industriale, sostenendo le imprese nell’adozione di innovazioni e migliorando la competitività del tessuto produttivo italiano.

Credito d’imposta fino a 10mila euro per 3 anni

L’agevolazione, così come proposta nella norma, si applica alle assunzioni a tempo indeterminato o determinato, con contratto di almeno 12 mesi, di ricercatori che non abbiano compiuto 35 anni. Il credito d’imposta riconosciuto alle imprese può arrivare fino a 10mila euro per ogni assunzione e per un periodo massimo di tre anni. Il tax credit potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24.

Requisiti per il nuovo incentivo del Decreto PNRR

Per beneficiare del bonus, se il testo della norma sarà confermato, le assunzioni dovranno rispettare i seguenti requisiti:

  • il ricercatore dovrà avere meno di 35 anni al momento dell’assunzione;
  • il contratto di lavoro dovrà prevedere una durata minima di 12 mesi, con preferenza per il tempo indeterminato;
  • l’attività svolta dovrà riguardare specificamente ricerca e sviluppo;
  • l’azienda dovrà essere regolarmente iscritta e in regola con gli obblighi contributivi.

Se sarà approvata in via definitiva, questa misura potrebbe contribuire al rafforzamento delle attività di ricerca e sviluppo nelle PMI e fungere da volano anche per le startup innovative, stimolando la competitività del tessuto produttivo italiano oggi ad un bivio, puntando sull’innovazione attraverso la valorizzazione del capitale umano qualificato.