Contributi a fondo perduto: partiti i bonifici automatici

di Barbara Weisz

Pubblicato 23 Giugno 2021
Aggiornato 22 Marzo 2022 14:52

Avviati i bonifici dell'Agenzia delle Entrate alle Partite IVA che hanno diritto al nuovo ristoro automatico del Decreto Sostegni bis.

Sono partiti i contributi a fondo perduto automatici del Sostegni bis alle Partite IVA che avevano già ricevuto gli indennizzi del primo decreto Sostegni: il Ministero dell’Economia ha disposto 1,77 milioni di bonifici, per un totale di 5 miliardi di euro, accreditati direttamente sugli IBAN dei conti correnti già noti all’Agenzia delle Entrate. A questi bonifici si sommano circa 38mila crediti d’imposta, per circa 166 milioni di euro, riconosciuti in via automatica agli operatori che avevano scelto questa modalità di erogazione. In totale sono oltre 1,8 milioni i beneficiari del nuovo contributo automatico, per un totale di 5,2 miliardi di euro.

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Il nuovo contributo automatico spetta esclusivamente ai soggetti con partita Iva attiva al 26 maggio 2021, data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis, purché il precedente ristoro non sia stato indebitamente percepito né restituito.

Si tratta del contributo a fondo perduto previsto dai commi da 1 a 3 del dl 73/2021, il Sostegni bis, che spettano a chi aveva già chiesto e ottenuto l’indennizzo del dl 41/2021, senza domanda. Il ristoro viene corrisposto con la stessa modalità scelta per il precedente: versamento tramite bonifico postale o bancario oppure credito d’imposta utilizzabile in compensazione nel modello F24 con l’indicazione del codice tributo 6941. istituito con la risoluzione delle Agenzia delle Entrate n. 24/E del 12 aprile 2021.

Questo contributo automatico è solo uno dei tre diversi indennizzi a fondo perduto previsti dal Sostegni bis. Per coloro che non avevano beneficiato dei precedenti (perché non rientravano nel requisito o non lo avevano richiesto), sono previsti nuovi sostegni, parametrati non più sulla perdita di fatturato dell’intero 2020 ma sul periodo primo aprile 2020 31 marzo 2021, rispetto ai 12 mesi precedenti. Anche in questo caso, per avere diritto al ristoro è necessario aver subito una perdita di fatturato pari almeno al 30%. Il riferimento di legge, per questa seconda tipologia di contributo, sono i commi da 5 a 13 dello stesso articolo 1 del dl 73/2021. IN questo caso, bisogna presentare domanda, e anche qui le tempistiche dovrebbero ormai essere molto brevi. In base a quanto dichiarato dal ministero dell’Economia, Daniele Franco, in commissione Bilancio alla Camera, si attendevano i modelli di domanda a partire dal 23 giugno, e i primi versamenti nel mese di luglio. Sembra quindi probabile che nel giro di qualche giorno siano effettivamente disponibili le procedure.