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Credito imprese: le novità del Decreto Sostegni bis

di Anna Fabi

Pubblicato 5 Maggio 2021
Aggiornato 6 Maggio 2021 07:12

Nel DL Sostegni bis, prestiti agevolati e moratoria quota capitale dei finanziamenti, ACE potenziata, cessione crediti ad ampio spettro e mutui agevolati.

Proroga a fine anno per i prestiti agevolati alle imprese introdotti lo scorso anno con il Decreto Liquidità, nuova revisione dell’ACE (Aiuto alla crescita economica), defiscalizzazione per la patrimonializzazione delle imprese: sono alcune delle nuove anticipazioni sul Decreto Sostegni bis, con i nuovi contributi a fondo perduto per le Partite IVA danneggiate dal Covid ed altre forme di ristoro e sostegno economico per lavoratori e attività produttive, mentre proseguono i lavori per la conversione in legge del primo DL Sostegni, con una serie di emendamenti approvati (esenzione IMU con cali di fatturato del 30%, cessione del credito per Investimenti 4.0, bonus Startup, ecc).

Decreto Sostegni bis: le prime novità

Il Decreto Imprese (Sostegni bis) è atteso in Consiglio dei Ministri la prossima settimana. Fra le misure più attese ci sono ovviamente i nuovi contributi a fondo perduto, stavolta con un doppio meccanismo per il calcolo del requisito della perdita di fatturato (intero 2020 rispetto all’intero 2019 in automatico; dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto ai 12 mesi precedenti su domanda). Prevista anche la proroga dello smart working semplificato a fine settembre e ulteriori due mensilità di REM (Reddito di emergenza) oltre alle tre già previste dal primo Sostegni.

ACE potenziata

Fra le ultime novità è emersa una rivisitazione della deduzione ACE ovvero una rimodulazione della tassazione agevolata sugli aumenti di capitale. L’ipotesi è quella di alzare il rendimento nozionale al 15%, dall’attuale 1,3%. L’ACE, lo ricordiamo, è una deduzione fiscale che si calcola applicando un’aliquota alla ricapitalizzazione. La norma allo studio prevede anche la possibilità di trasformare la deduzione in credito di imposta da utilizzare in compensazione, oppure di cedere il credito. Sono fattispecie che vanno incontro, ad esempio, alle attività che non hanno spazio fiscale per utilizzare la deduzione.

Cessione dei crediti

In genere, si rileva uno stimolo al mercato della cessione dei crediti su più fronti. Nell’ambito della legge di conversione del primo decreto Sostegni, ad esempio, è stato approvato un emendamento che prevede la cessione dei crediti d’imposta sugli investimenti 4.0, e del Bonus Mobili.

Prestiti agevolati

Tornando all’atteso Sostegni bis, c’è anche la proroga delle misure per la liquidità delle imprese introdotte lo scorso anno. I prestiti agevolati con garanzia SACE o Fondo PMI sono estese a fine dicembre (dall’attuale scadenza del 30 giugno). E, limitatamente ai prestiti fino a 30mila euro con garanzia del Fondo PMI, la restituzione viene allungata a otto o a dieci anni (dagli attuali sei anni). Di contro, da luglio la garanzia (attualmente al 100%) scende al 90%.

Moratoria mutui

Per quanto riguarda le moratorie, la sospensione relativa alla quota capitale è prevista fino al 31 dicembre 2021, ma da luglio riprende invece il pagamento degli interessi. E comunque, l’estensione del congelamento delle rate viene applicata su domanda, non in automatico.

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Potenziati anche i mutui prima casa finanziati dal fondo Gasparrini, che per l’intero 2021 viene esteso alle partite IVA e ai mutui fino a 400mila euro (attualmente la soglia è 250mila euro). Previste poi, sempre sul fronte acquisto prima casa, nuove agevolazioni per i giovani fino a 36 anni, con prestiti garantiti e una serie di esenzioni fiscali (es.: esenzione imposta di registro, ipotecaria, catastale).