Piazza Affari per le PMI: la finanza a km zero

di Barbara Weisz

14 Novembre 2013 13:00

Un’offerta di listini segmentata a seconda delle esigenze e dimensioni delle diverse PMI, appuntamenti e momenti di formazione dedicati al rapporto fra finanza e PMI, e ora anche una vera e propria iniziativa a chilometro zero: Borsa Italiana non smette di puntare sul settore della piccola e media impresa, che del resto è tradizionalmente l’impalcatura del sistema produttivo italiano, e inaugura un tour per le province italiane, in collaborazione con Prometeia e Confindustria, per facilitare l’incontro fra investitori e imprese locali. Prima tappa dell’iniziativa “Imprese e investitori istituzionali: nuove opportunità  a KM zero“, lo scorso 29 ottobre, a Bologna, mentre il prossimo appuntamento è a Verona, il 14 novembre.

Il punto di partenza, evidenziato nel corso dell’incontro bolognese, è rappresentato dal fatto che gli investitori presenti sul territorio (banche, fondi di previdenza, family office, assicurazioni) rappresentano un bacino di liquidità  per le imprese, e si riscontra quindi l’importanza di valorizzare il vantaggio rappresentato dalla vicinanza geografica per favorire gli investimenti. Presenti a Bologna Maurizio Marchesini, Presidente di Confindustria Emilia- Romagna, Massimo Tononi, Presidente di Borsa Italiana e Giuseppe Lusignani, Vice Presidente di Prometeia. Si è parlato di strumenti che le PMI possono utilizzare, in alternativa al classico prestito bancario, per finanziarsi: i nuovi mini-bond piuttosto che la quotazione in borsa. Piazza Affari mette a disposizione diversi strumenti per accedere al mercato dei capitali:

  • ELITE: il programma pensato per accelerare la crescita delle PMI non quotate, accompagnandole nel processo di internazionalizzazione, mettendole in contatto con un network di investori italiani ed esteri, con l’ausilio di una piattaforma integrata di competenze industriali, finanziarie e organizzative. Nato a inizio 2012, il progetto ha superato il numero di 130 società  nell’ottobre scorso. Le caratteristiche fondamentali delle ultime 30 new entry: fatturato medio intorno ai 134 milioni, tasso di crescita annuo del 12%. I settori di provenienza sono eterogenei: ingegneria industriale, moda, alimentare e bevande, automotive e componentistica, ICT e chimica e farmaceutica. Alle società  ELITE è appena stata dedicata una nuova piattaforma web di community per favorire l’interazione fra imprese e con gli investitori.
  • AIM Italia – Mercato Alternativo del Capitale: è il mercato dedicato alle piccole e medie imprese, frutto della fusione di Aim Italia e Mac, partito nel marzo 2012. Approccio regolamentare equilibrato, processo di ammissione flessibile, costruito su misura per le necessità  di finanziamento delle PMI, non prevede requisiti minimi di capitale, ma un flottante pari almeno al 10%, la quotazione è seguita da un Nomad (nominated advisor), iscritto agli appositi registri di Piazza Affari. Del relativo indice Ftse Aim Italia, fanno attualmente parte 31 emittenti.
  • ExtraMOT PRO: è il mercato per i nuovi strumenti di debito delle PMI (obbligazioni, mini bond, cambiali finanziarie, strumenti partecipativi e project bond), nati nel febbraio del 2013 per cogliere tutte le opportunità  determinate dal nuovo quadro normativo sulla finanza delle PMI, a partire dal Dl 83/2012, il decreto sviluppo che ha introdotto mini bond e nuove cambiali finanziarie. L'infrastruttura regolamentare offre un primo accesso ai mercati dei capitali semplice ed economico. Ecco i requisiti necessari: bilancio degli ultimi due esercizi pubblicato, di cui l’ultimo sottoposto a revisione contabile, presentare un documento informativo al mercato. Non è necessario un vero e proprio prospetto di quotazione. La negoziazione è consentita solo agli investitori professionali.
  • Star: un vero e proprio segmento del Mercato Telematico Azionario, è destinato alle medie imprese con capitalizzazione fra 40 milioni e 1 miliardo di euro, comprende una settantina di emittenti e rappresenta circa un terzo dell’intero MTA. Prevede alti requisiti in termini di trasparenza e comunicazione, un flottante pari almeno al 35%, requisiti di governance. E’ uno dei “gioielli” di Piazza Affari, dedicato alle eccellenze dell’industria italiana, e non manca di dare soddisfazioni: il relativo indice Ftse IT Star nei primi dieci mesi del 2013 è cresciuto del 45%, sovraperformando l’S&P 500 americano e il Dax30 tedesco, oltre al paniere principale della stessa Borsa Italiana (l’Ftse IT all share).

Fra i problemi che caratterizzano il mercato finanziario italiano, da una parte la necessità  di promuovere l’utilizzo degli strumenti di mercato fra le PMI, ma dall’altra anche quello di stimolare la partecipazione di investitori interni. E anche a questo serve l’iniziativa a km zero. «Il finanziamento delle imprese di piccole e medie dimensioni attraverso il ricorso al mercato e alle risorse degli investitori istituzionali è uno dei principali cambiamenti che stanno caratterizzando il sistema finanziario del nostro Paese», sottolinea Massimo Tononi, presidente di Borsa Italiana, e l’obiettivo dell’iniziativa è «facilitare il dialogo tra imprese e investitori con attenzione alle specificità  locali». Insiste su questo punto Maurizio Marchesini, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna: «L'obiettivo è far convogliare una parte del risparmio e degli investimenti finanziari verso l'economia reale dell'Emilia-Romagna, avvicinando le imprese ai mercati finanziari con modalità  molto più semplici rispetto alla quotazione», ad esempio pensando a strumenti innovativi come «bond di territorio o di filiera».