I servizi di giustizia alternativa delle Camere di commercio: ruolo e competenze

di Anna Fabi

Pubblicato 3 Novembre 2014
Aggiornato 6 Maggio 2015 18:10

Conciliazione, mediazione e arbitrato: nei casi di contenzioso commerciale, le Camere di commercio offrono servizi e strumenti efficaci per una risoluzione rapida ed economica.

Le Camere di commercio, in base alla legge 580/1993, svolgono anche funzioni di arbitrato e  conciliazione per la risoluzione delle controversie tra imprese o tra queste e i consumatori. Con il coordinamento e il supporto di Unioncamere hanno tutte strutturato uffici di conciliazione e adottato regolamenti e tariffe uniformi sul territorio nazionale. L’efficiente organizzazione dei servizi ha consentito al legislatore di arricchire ulteriormente tale competenza e di rafforzarla in alcuni ambiti specifici, ad esempio in materia di telecomunicazioni, subfornitura, turismo, tinto-lavanderie, condominio, ecc.

Si tratta di servizi che gli Enti camerali forniscono per favorire la gestione e la soluzione del contenzioso commerciale, e che garantiscono, attraverso l’aiuto di un soggetto terzo super partes,  il raggiungimento di accordi amichevoli che valorizzano gli interessi delle parti.

Una rete di 105 servizi di conciliazione delle Camere di commercio presenti in quasi tutte le province italiane, e la loro esperienza – affiancata anche da un sistema di risoluzione online delle controversie (che permette di gestire “virtualmente” ogni fase della procedura) – ha contribuito all’introduzione nel 2010 (con il dlgs. n. 28) della mediazione come strumento simile alla conciliazione ma con caratteristiche procedurali che lo rendono “complementare” al processo civile. La mediazione, e in particolare quella obbligatoria (in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria, da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari), nell’esperienza camerale ha consentito la riduzione dei tempi di soluzione delle controversie (in media 38 giorni) e dei costi di accesso al servizio (in media 1/10 di quello di un giudizio ordinario).

Dal 1998 ad oggi, 102 Camere di commercio (la mediazione può essere amministrata esclusivamente dagli organismi iscritti nel Registro del Ministero della Giustizia) hanno gestito circa 160.000 tra procedure di conciliazione e di mediazione, mentre i casi gestiti solo dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà della mediazione (marzo 2011) fino settembre 2014 sono stati circa 58.000. Le Camere rappresentano il 10% degli organismi accreditati, gestendo in questi anni oltre il 30% delle mediazioni con una percentuale di accordi positivi  che va oltre il 50%. La durata media nell’ultimo anno è di 38 gg, il valore circa € 114.000.

L’importanza dello sviluppo di mediazione e conciliazione è ormai un dato acquisito e rappresenta un aspetto fondamentale da valorizzare nell’ambito della riforma della Giustizia civile che il Governo ha avviato, in un’ottica di efficienza, semplificazione e diversificazione nell’offerta di strumenti di soluzione del contenzioso, più vicini alle esigenze di imprese e cittadini.

Secondo un recente studio Unioncamere, la quantificazione del risparmio “effettivo” per le parti è stato di circa 420 milioni di euro. Di questi, 100 milioni di euro sono stati frutto dell’attività di mediazione svolta dai 102 Organismi camerali iscritti nel Registro del Ministero della Giustizia. Estendendo i criteri al totale delle controversie – circa 215mila secondo i dati del Ministero – che hanno dato luogo ad un’istanza di mediazione nel periodo considerato, il risparmio potenziale totale avrebbe sfiorato i 4 miliardi di euro.         E i risparmi sarebbero stati ancora più consistenti se l’obbligatorietà non fosse stata abrogata con la Sentenza Corte Costituzionale pubblicata a fine 2012.

Le Camere svolgono anche attività di arbitrato amministrato: una forma di giustizia privata, disciplinata dagli artt. 806 e ss. del C.p.C.,  che equivale a un primo grado di giudizio, a conclusione del quale viene emesso un lodo che ha valore di sentenza. Oggi 84 Camere di commercio sono impegnate in questi servizi, svolti con la garanzia di terzietà, indipendenza, professionalità dell’organismo e degli arbitri, certezza dei costi, semplicità e trasparenza delle regole. Solo negli ultimi dieci anni gli arbitrati gestiti sono stati  5.000, conclusi con un lodo arbitrale mediamente in 140 gg.  Se consideriamo il 2013 gli arbitrati amministrati dagli Enti camerali sono stati circa 700 ed hanno rappresentato il 90% degli arbitrati amministrati in Italia nell’anno.

L’investimento realizzato su questi servizi ha riguardato anche la qualità della formazione e della professionalità degli arbitri, ma anche l’uniformità delle regole e della gestione delle procedure, per garantire alle imprese un adeguato livello di efficienza.

Numero Verde: 800 17 25 73
www.conciliazione.camcom.it