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Riforma ISEE, il Governo ricorre al Consiglio di Stato

di Barbara Weisz

Pubblicato 15 Aprile 2015
Aggiornato 22 Aprile 2015 09:34

Sospensiva sentenze del TAR del Lazio sul calcolo dell'ISEE per i disabili e ricorso al Consiglio di Stato: la decisione del Governo, effetti sulla Riforma ISEE.

Contro le sentenze del TAR del Lazio sull’ISEE, che contestano alcune regole contenute nella Riforma dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente relative ai disabili, il Governo decide di ricorrere in Consiglio di Stato: nel frattempo, viene chiesta anche la sospensiva, che congela gli effetti delle sentenze fino al pronunciamento di secondo grado.

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Dunque, fino a quando non ci sarà il nuovo pronunciamento sul caso, da parte del Consgilio di Stato, la riforma ISEE resta in vigore nella sua attuale formulazione. Le sentenze del TAR, contro cui l’Esecutivo annuncia il ricorso, hanno ritenuto illegittimi alcuni punti relativi al calcolo dell’ISEE dei disabili, ovvero: il calcolo, all’interno del reddito, delle indennità per i disabili (pensioni di accompagnamento, di invalidità, e via dicendo), le franchigie più alte per le famiglie in cui il disabile è minorenne, la possibilità di ricorrere al nucleo familiare ristretto solo per disabili maggiorenni.

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In pratica, la Riforma prevede che nel calcolo del reddito, utile alla determinazione dell’ISEE, si debbano includere anche i trattamenti assistenziali, previdenziali, indennitari percepiti da amministrazioni pubbliche. Il TAR ha ritenuto che non si possa considerare reddito disponibile un’indennità:

«Che l’ordinamento pone a compensazione della oggettiva situazione di svantaggio, anche economico, che ricade sui disabili e sulle loro famiglie».

Per quanto riguarda le franchigie (che si sottraggono al reddito), la norma prevede che siano più alte per i minorenni e i giudici hanno rilevato una disparità di trattamento fra maggiorennni e minorenni. Analogo discorso per la possibilità, riconosciuta dalla Riforma ISEE ai soli disabili maggiorenni, di indicare, per la richiesta di prestazioni sociosanitarie,  un nucleo famigliare ristretto, composto solo da coniuge e figli, possibilità che invece non è riconosciuta ai disabili minorenni.

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Il ricorso del Governo, accompagnato da sospensiva, blocca l’esecutività delle sentenze e ha quindi l’effetto di far restare inalterata la riforma ISEE, nel frattempo la porta resta aperta a un confronto con le associazioni dei disabili (che hanno presentato il ricorso al TAR). Lo ha ribadito il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, rispondendo a un’interrogazione parlamentare:

«Resta aperta la possibilità di sviluppare eventuali momenti di confronto con i soggetti portatori di interessi al fine di proporre l’adozione di misure correttive».