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IVA: aumento aliquote e nuove regole nel Ddl Stabilità

di Barbara Weisz

Pubblicato 21 Ottobre 2014
Aggiornato 4 Gennaio 2015 19:35

IVA e Legge di Stabilità: aumento aliquote nella clausola di salvaguardia slittata al 2016, reverse charge e split payment.

Il lavoro di limatura sulla Legge di Stabilità si è allungato oltre il previsto, ma il testo è approdato al Quirinale oggi, 21 ottobre, per la firma del presidente della Repubblica: tra i punti su cui hanno maggiormente lavorato i tecnici dell’Economia, spiccano la clausola di salvaguardia sull’aumento IVA, il bonus bebè da 80 euro per tre anni  ai nuovi nati nelle famiglie con reddito massimo di 90mila euro e con uno o due figli (confermato dal Ministro Lorenzin, che ha specificato l’esenzione dal tetto dal terzo figlio), le proteste delle regioni sui tagli da Spending Review e soprattutto il rischio di una bocciatura UE  (Bruxelles potrebbe chiedere un aggiustamento strutturale dello 0,5%, contro lo 0,1% previsto dalla manovra,  in cambio del rinvio del pareggio di bilancio al 2017).

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Aumento IVA

In manovra – al capitolo coperture aggiuntive – si modifica la clausola di salvaguardia della Legge di Stabilità 2014, prevedendo lo slittamento di un anno (quindi a partire dal 2016), dell’aumento IVA in assenza di nuovi interventi di Spending Review, per le aliquote IVA 10% e 22%. Nella bozza non sono indicati i punti percentuali precisi, che, se si confermassero quelli previsti lo scorso anno, porterebbero ai seguenti aumenti IVA:

  • Aliquota IVA 10%: aumento di due punti nel 2016 (al 12%) e di un altro punto nel 2017 (13%),
  • Aliquota IVA 22%: aumento a 24% nel 2016, al 25% nel 2017 e al 25,5% nel 2018.

Fatturazione IVA 2015

Dal 2018 arriverebbe anche un nuovo aumento dell’accise sui carburanti. Su questo fronte, c’è anche il rischio di un aumento subito dal 2015, nel caso in cui l’Europa non accettasse il meccanismo dello split payment previsto in manovra, che prevede il pagamento dell’IVA da parte della PA direttamente al Fisco (non ai fornitori).

=> Novità IVA 2015: split payment e reverse charge

L’altra novità in materia di fatturazione IVA è l’estensione a nuovi settori del meccanismo di reverse charge con l’assolvimento IVA da parte del cessionario o committente invece del cedente o prestatore. Obiettivo, limitare la possibilità di evasione fiscale.