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Legge di Stabilità: le novità fiscali su detrazioni e produttività

di Barbara Weisz

15 Novembre 2012 13:01

La Legge di Stabilità 2013 approvata in commissione Bilancio passa alla Camera con le ultime novità fiscali su detrazioni, detassazione salari di produttività e fondo alluvionati: iter e dettagli della manovra.

La Legge di Stabilità 2013 ha concluso il suo iter in commissione Bilancio, che come previsto ha approvato il maxi-emendamento dei relatori, approdando in Aula alla Camera.
Novità dell’ultima ora: più detrazioni per i figli, meno fondi per il salario di produttività in favore di Comuni e Regioni colpiti dall’alluvione, deroga al blocco del turn over nel comparto sicurezza della PA. L’impianto della manovra finanziaria è poi del tutto cambiato per quanto riguarda il Pacchetto Fiscale:

  • IVA al 22% da luglio 2013, sconto IRAP per  micro-imprese, fondo Esodati con nuova clausola di salvaguardia e esenzione IRPEF per le pensioni di guerra salva;
  • spariscono invece il taglio delle aliquote IRPEF, il tetto sulle detrazioni  e la franchigia su deduzioni e detrazioni.

=> Vai al nuovo Pacchetto Fiscale della Legge di Stabilità

=> Vai al nuovo provvedimento Salva Esodati

Detrazioni figli

La detrazione base per le famiglie che hanno figli con più di tre anni aumenta a 950 euro (dagli 800 attuali), e c’è stato quindi un cambiamento rispetto a una precedente formulazione dell’emendamento che aumentava la detrazione fino a 980 euro. Per i figli fino a tre anni, invece, la detrazione sale a 1.220 euro (oggi è a 900 euro, la prima formulazione prevedeva un tetto di 1080 euro).

Per i figli portatori di handicap, detrazione aggiuntiva di ulteriori 550 euro per i bambini con più di tre anni (oggi è a 220 euro) e di 620 euro per i più piccoli.

Si tratta in questo ultimo caso di uno sconto diretto, mentre normalmente si applica un meccanismo per cui il beneficio diminuisce con l’aumentare del reddito. Esempio: nel caso di un figlio che ha più di tre anni, il beneficio reale è pari a 850 euro per un reddito di 10mila euro, mentre scende a 650 euro per un reddito di 30mila euro.

Salario di produttività

Ai fondi per defiscalizzare il salario di produttività sono stati tolti 250 milioni ai 1,2 miliardi previsti nel 2013: si tratta di un emendamento su cui il Governo non era d’accordo, ma che è passato lo stesso: i 250 milioni andranno a sindaci e regioni colpite dall’alluvione di questi giorni. La situazione dovrebbe essere:

  • 950 milioni nel 2013
  • 1 miliardo nel 2014
  • 200 milioni per il 2015

Si ricorda che sulla produttività è in corso un negoziato fra le parti sociali, imprese e sindacati, nel tentativo di raggiungere un accordo che continua a slittare: a  questa intesa è in qualche modo subordinata l’erogazione dei fondi. => Consulta la trattativa su riforma contratti e salario di produttività

Iter della manovra

La manovra finanziaria approvata in commissione Bilancio alla Camera passa nell’aula di Montecitorio sul cui voto il Governo ha posto la fiducia con tre distinti voti che 20 novembre e approvazione con voto finale previsto per il 22 novembre così da passare in Senato.

=> Leggi i dettagli nello Speciale sulla Legge di Stabilità