Co.Co.Pro: addio dal 2015 alle collaborazioni a progetto

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 5 Dicembre 2014
Aggiornato 3 Febbraio 2015 17:15

Il Jobs Act impone il riordino dei contratti ed il superamento delle collaborazioni a progetto coordinate e continuative: i dettagli.

La Riforma Lavoro è legge, dopo l’approvazione definitiva del Senato. Tra le novità del Jobs Act, oltre ad articolo 18 e licenziamenti, ammortizzatori sociali, incentivi e politiche attive, ci sono anche quelle in tema di contratti: in sintesi la direzione delineata sembra essere quella del superamento delle collaborazioni coordinate e continuative. Uno degli obiettivi del Jobs Act è proprio quello di far diventare il contratto a tempo indeterminato diventi la “forma comune” di contratto, rendendolo la forma contrattuale economicamente più conveniente per le aziende, anche mediante misure di decontribuzione per le assunzioni stabili del 2015.

=> Legge di Riforma Lavoro: il testo del Jobs Act

Parasubordinati

In parallelo si prevede una stretta sulle collaborazioni coordinate e continuative che, per diventare definitiva, necessiterà di appositi decreti delegati. Nel testo del Jobs Act sono numerosi i riferimenti al superamento dei CoCoPro e l’art. 1, comma 7 dispone un riordino dei contratti di lavoro per renderli più coerenti con le attuali esigenze del contesto occupazionale e produttivo, attraverso l’adozione da parte del Governo di appositi decreti legislativi da emanare entro sei mesi dall’entrata in vigore della Legge delega.

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Uno di questi decreti dovrà contenere un testo organico semplificato delle discipline sulle tipologie contrattuali e di rapporti di lavoro. I principi ai quali dovrà ispirarsi tale attività di riordino sono quelli di individuare e analizzare tutte le forme contrattuali esistenti, ai fini di poterne valutare l’effettiva coerenza con il tessuto occupazionale e con il contesto produttivo nazionale e internazionale, in funzione di interventi di semplificazione, modifica o superamento delle medesime tipologie contrattuali.

=> Riforma Lavoro, il testo del Jobs Act approvato

Il testo del Jobs Act fa riferimento al superamento dei collaboratori continuativi anche nel punto in cui parla della possibilità si introdurre il compenso orario minimo, applicabile a tali rapporti di collaborazione fino al loro superamento. Stessa precisazione nel comma 2, lett. b), punto 3) dell’articolo 1, dove si prevede l’universalizzazione dell’ASpI con estensione a tali lavoratori, sempre fino al superamento del relativo contratto.