All’indomani del blocco del servizio GMail a causa di un sovraccarico su un data center Google, la società di Mountain View si scusa con utenti privati e aziende, offrendo un bonus pari a 15 giorni di servizio gratuito per le utenze premium.
Lo riferisce stamane una nota d’agenzia: il risarcimento andrà solo a professionisti, aziende e agenzie governative che fruiscono del servizio nella versione a pagamento.
Di fatto, proprio ieri si rifletteva sulle conseguenze professionali causate sul lavoro dal blocco della posta elettronica, che lato server dà accesso diretto anche ai servizi Google (Docs, Agenda, Calendar, ecc.) quotidianamente utilizzati dalle utenze business per gestire le attività e collaborare a distanza.
Pertanto, sembra doveroso concedere un equo compenso per riequilibrare i risultati delle performance che i Service Level Agreement stipulati con gli utenti premium prevedono: 99,9% dell’operatività.
Certo non si può quantificare il danno provocato da circa 3 ore di mancato accesso ai documenti e file sul server di GMail, tuttavia basta pnsare al “disagio” (per non dire panico!) che ieri serpeggiava tra tutti, utenti privati compresi.
Se si pensa che sono 113 milioni quelli registrati al servizio sparzi per il mondo, è facile farsi un’idea dello scompiglio e dei ritardi causati nelle attività di migliaia di uffici e imprese.