In arrivo la NFC: Rfid mobile dai molteplici impieghi

di Alessandra Gualtieri

31 Ottobre 2007 14:15

Gli analisti confermano le potenzialità di business per i sistemi di connessione contactless. In pole position la Near Field Communication di Sony-Philips

Cellulari dotati di smart tag Rfid? Non è fantascienza ma uno scenario probabile, che potrebbe concretizzarsi già nel breve periodo.
Lo confermano recenti studi di mercato, secondo cui l’Rfid per dispositivi mobili NFC (Near Field Communication) avrà un forte impatto non soltanto nel settore dei micropagamenti ma anche come strumento di marketing, a servizio delle campagne di fidelizzazione e, più in generale, delle soluzioni di CRM in azienda.

Tutto questo in virtù della nuova tecnologia combinata Sony-Philips per lo scambio dati a corto raggio, una sorta di evoluzione mobile dell’Rfid che mette tra loro in comunicazione dispositivi e terminali: cellulari, scanner, stampanti, POS e cartelloni pubblicitari di ultima generazione per la fruizione di spot interattivi.

Integrando i chip NFC nei dispositivi elettronici, è quindi possibile aprire le porte a tutta una serie di applicazioni che vanno ben oltre i pagamenti via telefonino. Questo perché i terminali che possono essere abilitati alle comunicazioni contactless sono veri e propri strumenti di business a supporto delle imprese, che si traducano in applicazioni per sveltire le procedure d’ufficio, automatizzare i processi gestionali o potenziare le attività di marketing.

Secondo i dati appena diffusi dalla research firm Juniper, nei prossimi quattro anni il mercato dei micropagamenti in mobilità conquisterà oltre 50 milioni di nuovi utenti, in una prospettiva che va oltre anche al tradizionale concetto di m-Commerce. E tutto questo senza considerare l’immenso potenziale offerto dall’utilizzo in azienda di terminali elettronici capaci di ‘comunicare’ tra loro.

«Terminali e reti mobili offrono benefici virtuali senza precedenti&raquo, sostiene Alan Goode, autore del rapporto, secondo cui «ci sono segnali positivi che giungono dall’industria e che fanno ben sperare in un incremento dei ricavi per tutti i player di questo ecosistema». Il potenziale di mercato stimato è infatti di circa 11,5 miliardi di dollari complessivi.

Gestori e fornitori come Nokia, Samsung, Motorola ed LG sono da tempo interessati a questo business, considerato che le prime applicazioni sono già state introdotte in via sperimentale e saranno presto lanciate su vasta scala in tutti i principali marketplace d’Europa, non appena si concluderanno le procedure di standardizzazione per garantire la piena interoperabilità fra dispositivi.

Punti di forza dell’NFC? Assenza di connessioni radio o web, semplicità d’uso, sicurezza, velocità di trasferimento dati, integrazione delle informazioni. Non sorprendono, quindi, le stime degli analisti che prevedono per il 2011 una quota di terminali abilitati NFC di almeno il 12% (circa 500 milioni di apparecchi) su tutti quelli in distribuzione a livello mondiale.