Nonostante la diffusa convinzione che adottare policy di riduzione dei consumi a livello di data center sia oggettivamente “mission-critical”, manager IT, CTO e CIO sono ancora restii a investire in questa direzione.
Secondo un recente sondaggio promosso da Voltaire – produttore di server, apparecchiature di switching storage e prodotti software per grid computing – il 76% degli executive d’azienda non ha infatti previsto una voce di spesa nel proprio budget da destinare alle strategie “green“.
Allo stesso tempo, però, il 90% si sia dichiarato convinto che rendere eco-compatibili i propri data center possa contribuire a centrare gli obiettivi di business per il 2009. Un controsenso?
In un certo sì, considerato che il 57% ha dichiarato che il Green IT potrebbe essere la chiave giusta per alimentare la propria competitività sul mercato e che per il 72% si tratta comunque di un efficace strumento per godere di un’infrastruttura a basso costo.
Responsabili IT, CTO e CIO si trovano quindi in una fase cruciale: la consapevolezza dell’utilità strategica del Green IT è ormai diffusa, ora tocca passare alla pratica.
Secondo il sondaggio, infatti, da qui ai prossimi due anni dovremmo assistere ad una graduale conversione alle politiche di ecompatibilità in azienda, come confermato dai futuri piani di investimento del 43% degli intervistati.
Per supportare le imprese in fase di migrazione a infrastrutture maggiormente “verdi”, Voltaire propone un tool di calcolo, per quantificare il proprio fabbisogno energetico e poter stimare il risparmio sui costi con l’adozione di soluzioni di rete green, così da giustificare gli investimenti in questa direzione.