Unict e MPS Spider: le carte dell’Università di Catania

di Ignazio Burgio

3 Marzo 2009 09:00

Unict e MPS Spider sono le tessere elettroniche distribuite presso l'Università di Catania a chiunque sia coinvolto nell'attività della Facoltà

Se si volesse utilizzare un linguaggio pubblicitario si potrebbe dire, inoltre, che la MPS Spider è la “Carta che elimina la carta”. Tramite la sua terza importante funzione, quella di “firma digitale”, si crea infatti la possibilità di gettare le basi di un vero e proprio protocollo informatico anche nell’attività universitaria, cominciando così ad eliminare i documenti cartacei. Nella sua versione più completa, insieme alla scheda viene consegnata all’utente anche una chiavetta con la classica interfaccia USB dotata di una chiave digitale certificata sempre dalla banca senese che permette di sottoscrivere documenti digitali rendendoli inalterabili e sempre riconducibili al firmatario. Così ad esempio sarà possibile per i docenti registrare elettronicamente i verbali degli esami, per gli studenti iscriversi direttamente dal computer di casa o prenotare gli esami sempre online, evitando così le file alle segreterie. E ? come ha sottolineato alla conferenza dello scorso giugno, oltre al Rettore, anche il direttore amministrativo dell’Università di Catania, Federico Portoghese – sarà naturalmente possibile anche per il personale tecnico-amministrativo snellire e velocizzare il flusso dei documenti digitali all’interno dell’Ateneo, riducendo oltre ai tempi, come si è detto, anche il consumo di carta.

L’Università di Catania per le sue caratteristiche specifiche non può che trarre vantaggio da un’amministrazione sempre più imperniata sulle nuove tecnologie. Con un numero complessivo di oltre 65.000 persone tra docenti, studenti e personale amministrativo, la produttività circa il flusso di dati generati, trattati ed archiviati quotidianamente è fortemente condizionato soprattutto dalla dotazione hardware e software piuttosto che dalla quantità e professionalità del lavoro umano. A ciò si aggiunge che molte Facoltà ed Istituti sono geograficamente sparpagliati sul territorio urbano, senza contare le Facoltà ? sempre dell’Ateneo catanese ? dislocate in altre città siciliane, come Siracusa, Ragusa, Enna e Caltanissetta. Di conseguenza in questi ultimi anni l’Ateneo catanese, servendosi anche della collaborazione con il Comune e la Provincia, ha promosso grossi investimenti, ad esempio per dotarsi di una rete a banda larga, costituita fisicamente da 25 Km di fibre ottiche volte a collegare le diverse Facoltà (ed anche altri enti della PA catanese) con un network su cui viaggiano in maniera integrata non solo dati ma anche voce (VoIP).

Soluzioni come l’MPS-Unict rivolte a sviluppare il Protocollo Elettronico tramite la Firma Digitale sono quindi suscettibili non solo di ridurre i tempi ma anche i costi della macchina amministrativa universitaria, ammortizzando in tempi relativamente brevi, in base a calcoli precisi, anche le spese degli investimenti. A giudicare dai commenti dei forum in rete, l’iniziativa congiunta dell’Università di Catania e della Banca toscana è stata recepita con favore dagli studenti, in particolar modo la possibilità ? tramite la firma digitale ? di poter prenotare gli esami online: una comodità che specialmente per i “fuori sede” può rappresentare un importante risparmio di tempo e denaro (in termini di benzina e mezzi pubblici naturalmente).