L’8 febbraio 1999 con il decreto successivo alla "legge Bassanini" dal nome dell’allora ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini, si fissavano le regole tecniche per i documenti informatici che sancivano la validità giuridica dei documenti elettronici e della firma digitale.
Dunque l’8 febbraio 2009 la firma digitale, strumento nato per ridurre l’uso del cartaceo e gli sprechi della PA, festeggerà 10 anni.
Cardine nei processi di e-government possono dotarsi di firma digitale tutte
le persone fisiche: cittadini, amministratori e dipendenti di società e
Pubbliche Amministrazioni. Per ottenerla è necessario rivolgersi ai
certificatori accreditati: soggetti pubblici e privati che hanno ottenuto
l’autorizzazione a svolgere tale attività.
Attualmente sono 17 i gestori accreditati al rilascio della firma secondo i dati del
CNIPA, il
Centro nazionale per l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione; ad oggi sono oltre 3 milioni e 200 mila le persone autorizzate ad usare la firma digitale ma solo 300 mila gli utilizzatori e circa 130 milioni i documenti certificati con firma digitale ogni anno. Tra le Pubbliche Amministrazioni 100 mila ad usarla, dunque ancora non è particolarmente diffuso l’utilizzo.
Tra le cosiddette best practices nella dematerializzazione spicca il caso
dell’Arma dei Carabinieri che ha già dematerializzato i documenti legati al trattamento economico e al libro di matricola di tutti i dipendenti dell’Arma, segue a ruota anche la
Regione Lombardia che con l’applicazione di un migliaio circa di firme digitali produce un volume di documenti pari a 100 milioni di documenti digitali all’anno.
Fanno bene anche la Guardia di Finanza,
ministero dell’Economia e delle Finanze e
Agenzia delle Entrate.
L’Italia è dunque tra i paesi all’avanguardia nell’uso legale della firma digitale, prima nazione ad avere attribuito validità giuridica ai documenti elettronici a partire dal ’97 e con la maggiore diffusione in Europa dove si discute ancora sull’interoperabilità, vale a dire sulla definizione di una crittografia e di formati di firma comuni da usare in tutta l’Unione.