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Energia cittadina sotto scacco, è colpa del cyberattack

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 28 Gennaio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:49

Come sappiamo la sicurezza informatica viene chiamata in causa quando vengono diffusi virus o trojan, quando un’azienda perde i dati personali di milioni di persone o quando si parla di reti wireless o sistemi senza protezione.

Tuttavia esistono casi particolari che, fortunatamente, avvengono con meno frequenza e nei quali la risorsa attaccata non è un singolo PC o una rete di computer, ma qualcosa che raramente associamo al concetto di sicurezza informatica.

Recentemente abbiamo parlato di un attacco, da parte di un giovane hacker polacco, alla rete pubblica di trasporti. Con un espediente era stata attaccata una linea di tram.

Anche in questo caso l’obiettivo è una infrastruttura, anche se relativa alle risorse energetiche.
Secondo quanto trapelato dalla CIA, nel recente passato, sono state attaccate con successo differenti infrastrutture energetiche a scopo di ricatto e, in alcuni casi, il risultato è stato la paralisi completa di alcune città. In tutti i casi, il canale attraverso cui è stato sferrato l’attacco è Internet.

La CIA tiene a precisare che tutte le città che hanno subito i blackout sono posizionate fuori dai confini USA.

Tuttavia il dato è comunque allarmante. Il cyber crime sfonda frontiere di giorno in giorno sempre nuove. Questa volta è toccato ai servizi energetici di alcune città che verosimilmente non hanno subito un collasso, visto la scarsa diffusione della notizia. Ad ogni modo, quanto dichiarato dalla CIA pone l’accento sulla scarsa attenzione delle aziende e delle amministrazioni alla protezione da attacchi esterni.

Non è pensabile che un attaccante possa interrompere con tanta facilità un servizio fondamentale come quello di distribuzione dell’energia elettrica.