Tratto dallo speciale:

Ritorno al passato con il Trojan LiveDeath.A

di Pasquale Miele

Pubblicato 24 Dicembre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:50

In un periodo in cui il malware viene sviluppato solo a scopo di lucro, Panda Security ha scoperto un nuovo codice maligno creato per tutt’altri fini.

Si tratta del Trojan LiveDeath.A che ci riporta al passato, e più specificamente al periodo in cui i malware erano chiamati semplicemente virus e avevano l’unico fine di apportare danni al PC infetto. Questa tipologia di codice, a differenza di quelli implementati oggi, non tenta di nascondersi all’utente, ma al contrario cerca in tutti i modi di prendersi beffa di quest’ultimo.

Nello specifivo LiveDeath.A apre una finestra di comandi Windows, disabilita l’uso del mouse e inizia a formulare delle domande che dovranno essere risposte dal malcapitato utente: esse riguardano informazioni personali quali nome, cognome ecc. Una volta finito il questionario, il Trojan inizia a cancellare tutti i file presenti sul disco C:, tranne quelli in esecuzione che come sappiamo non possono essere eliminati.

Il malware presenta un errore nel suo listato batch che ne determina la ripetizione dell’esecuzione per tre volte consecutive: da ciò si può supporre che il Trojan sia l’opera di un virus writer alle prime armi o anche di uno script kiddie. Una volta eseguito per tre volte il programma, viene avviato un countdown di 10 secondi in seguito al quale il computer si spegne.

Comunque, visto che il Trojan è incapace di propagarsi in modo autonomo, la minaccia si può definire poco pericolosa: l’unica utilità del suddetto malware sarà quello di andare a riempire ulteriormente i database delle aziende di sicurezza software.