Italiani residenti all’estero senza Bonus 200 e 150 euro

Risposta di Barbara Weisz

30 Settembre 2022 18:00

Luigi chiede:

Il Governo, nel concedere benefici quale il Bonus 200, ai soli residenti in Italia, esclude anche i pensionati INPS iscritti all’AIRE, con assegno inferiore ai livelli stabiliti: sembra anticostituzionale. Considerando che a residenti all’estero viene chiesto di votare per corrispondenza come nelle attuali elezioni Politiche per il Senato e la Camera dei Deputati. Le sarei grato se potesse riferire le ragioni addotte dal Governo per giustificare una simile decisione.

Il bonus 200 euro ed il successivo bonus 150 euro previsti dal Governo per determinate categorie di contribuenti, fra cui i pensionati, hanno l’obiettivo di sostenere le famiglie contro il caro energia e l’inflazione. Si tratta dei principali impatti economici della guerra in Ucraina. E riguardano specificamente l’economia italiana. Un pensionato che vive all’estero in teoria non subisce questi effetti.

In effetti, dipende dal paese in cui il pensionato si è trasferito. L’inflazione e il caro energia riguardano molti stati europei, soprattutto quelli che importavano alte quantità di gas dalla Russia (Italia e Germania) e non solo (i vari stop alle catene di fornitura e le difficoltà di reperimento delle materie prime fanno salire i prezzi in tutta Europa.

In ogni caso, la ratio è quella di fornire un sostegno economico per contrastare inflazione e caro energia. Se un pensionato vive all’estero, vive in un contesto economico diverso. Sarebbe stato difficile prevedere un doppio binario a seconda del paese in cui vive il pensionato iscritto all’Aire, valutando l’impatto economico della guerra in Ucraina sui singoli paesi stranieri.

Quindi, direi che il Legislatore si è concentrato su coloro che vivono in Italia, e di conseguenza sono colpiti dall’inflazione e dal caro bollette in Italia.

 

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