Ricerca aziendale nelle mire di Microsoft

di Alessandra Gualtieri

8 Gennaio 2008 12:15

La società ha avanzato un'offerta d'acquisto per Fast Search & Transfer, tra i numeri uno di questo mercato. Obiettivo, aiutare le imprese a capitalizzarne il potenziale

Si rafforza il connubio fra Microsoft e Fast Search & Transfer, uno dei leader del mercato delle soluzioni per la ricerca aziendale: il colosso di Redmond ha annunciato di aver avanzato un’offerta per acquisire la società, già sua partner nello sviluppo integrato della piattaforma FAST ESP (Enterprise Search Platform) con Microsoft Office SharePoint Server 2007.

«La ricerca aziendale sta diventando uno strumento indispensabile per le imprese di tutte le dimensioni, supportandole nella ricerca, utilizzo e condivisione di informazione critiche, in maniera semplice e veloce», ha dichiarato Jeff Raikes, presidente della divisione Business di Microsoft.

Nato da meno di dieci anni, il mercato della Enterprise Search è giovane ma potenzialmente assai profittevole: con un giro di affari di circa 1,5 miliardi di dollari, conta già diverse centinaia di soluzioni disponibili, alcune delle quali anche open source.

Si tratta chiaramente di un settore prettamente business, che sta quindi attirando l’attenzione dei big vendor e dei numeri uno dell’IT. Tra questi non poteva mancare Microsoft, che stringendo la partnership con Fast per la piattaforma ESP aveva già dato segno di lungimiranza.

Se l’acquisizione andrà in porto, la casa di Redmond scenderà in un’arena ancora ben poco popolata, in cui a dominare sono al momento – accanto alla stessa Fast Search & Transfer – Automony e Exalead. E se i riflettori sono ora puntati sul mercato statunitense, un’apertura globale come quella rappresentata da un acquisto “eccellente” come quello Microsoft potrebbe incentivare la diffusione delle soluzioni di ricerca aziendale anche in Europa, dove è ancora un comparto molto giovane.

Del resto, vendor e analisti sono d’accordo nel considerare la ricerca aziendale un asset destinato a divenire ben presto strategico, considerati i volumi crescenti di informazioni digitali che le imprese stanno imparando a dover maneggiare capitalizzandone il valore.