Lazio e-Citizen: un’azione concreta per realizzare la cittadinanza digitale nella Regione Lazio

di Chiara Bolognini

6 Novembre 2007 15:00

Il progetto sperimentale della Regione Lazio ha l'importante obiettivo di avvicinare anche i cittadini senza esperienza informatica ai servizi digitali della PA. E non solo...

Fa il verso al dantesco “Lasciate ogni speranza oh voi che entrate” ma in senso opposto l’appello di benvenuto che campeggia sulla home page del sito Lazio e-Citizen: “Internet semplifica la vita entra e vedrai”. Un invito rivolto a tutti i cittadini che, da ex marziani del digitale, non vedono l’ora di prenotare una visita medica, controllare la situazione INPS, prenotare un viaggio o acquistare un biglietto per uno spettacolo rigorosamente a colpi di click.

Lazio e-Citizen è un progetto promosso dall’Assessorato all’Istruzione, Diritto allo Studio e Formazione della Regione Lazio, dal Ministero della Pubblica Istruzione – Direzione Generale per i Sistemi Informativi ed Ufficio Scolastico Regionale Lazio, da Filas, AICA, ENEA e patrocinato dal CNIPA.

In linea con le direttive europee sulla rinnovata strategia di Lisbona, si presenta come un’azione concreta finalizzata ad accrescere la capacità di conoscenza dei cittadini, migliorare le condizioni di vita e prevenire le esclusioni di natura sociale ed economica, affrontando il digital divide in termini di genere, fascia di età e competenze necessarie per l’abilitazione all’uso dei nuovi media.

Il Lazio è la prima regione italiana ad introdurre il Programma Europeo e-Citizen in risposta all’iniziativa per la riduzione del divario digitale contenuta nell’e-Europe 2005 Action Plan. Con questa iniziativa la Regione Lazio recepisce le indicazioni del piano Europeo 2010, il quale prevede l’attuazione di un programma relativo all’incremento del tasso di alfabetizzazione informatica, sviluppato secondo logiche di inclusione sociale definendo come obiettivi prioritari per gli Stati Membri la realizzazione di piani di formazione di massa per i dipendenti pubblici; lo sviluppo di servizi innovativi di teledidattica per studenti e lavoratori; lo sviluppo di e-competenze a livello europeo anche attraverso il rafforzamento del partenariato pubblico-privato.