Ritornare sul posto di lavoro

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 16 Marzo 2017
Aggiornato 3 Febbraio 2023 12:30

Mamme che tornano al lavoro, ecco i consigli per affrontarlo al meglio.

Quando si diventa mamma si affrontato giornalmente degli ostacoli, per le mammE lavoratrici uno di questi è proprio quello di tornare al lavoro dopo la maternità.

Donne e lavoro

Un primo giorno di lavoro diverso, più stressante ed anche emozionante, e sopratutto un primo giorno di lavoro che da il via ad un cambiamento totale sopratutto se si parla del primo figlio. Quando ci si trova al lavoro senza figli si ha un’idea e un modo di lavorare, che deve però obbligatoriamente cambiare dopo la nascita di un figlio. Perché è necessario cambiare? la risposta è complessa e probabilmente è  dettata dal mondo in cui ci troviamo, conciliare famiglia e lavoro in Italia è ancora un percorso tortuso fatto di alti e bassi, proprio da questa difficoltà nasce il bisogno di cambiare e più precisamente adattarsi. L’elemento più importante da capire è sicuramente quello di mettersi comunque in gioco e continuare la propria carriera, se i pregiudizi variano già l’approccio al lavoro è importante non dargli modo di frenare del tutto le proprie capacità e competenze.

Donne e lavoro: troppa differenza tra sessi

Non ci sono regole così invadenti e specifiche per una donna dopo la maternità, perché il tutto varia dal proprio carattere, dalle proprie possibilità, ideologie e anche bisogni. L’elemento fondamentale è basare il tutto mettendo in prima linea se stesse e ovviamente il bene del bambino, questo significa non lasciarsi andare per giudizi, decisioni, idee e le parole degli altri che siano amici, genitori, parenti, conoscenti o sconosciuti. Ricordando di evitare sia di dare peso ai pregiudizi, e sia di aspettare ossessivamente troppo il riconoscimento da parte di qualcun altro. Assecondare quello che può essere l’idea comune è l’errore più grande, al contrario bisogna continuare ad essere e non vergognarsi di parlare delle capacità o dei propri meriti. Cercando di uscire in primis dalle trappole che danneggiano il proprio percorso lavorativo, come può essere la ricerca della continua perfezione, è importante capire che la perfezione non esiste, essere ancorate alla perfesione rischia soltanto di aumentare il senso di colpa nei confronti degli impegni lavorativi e della famiglia. Bisogna approcciarsi alla conciliazione carriera famiglia senza nessuna differenza uomo e donna, questo perché anche nel piccolo il cambiamento aiuta con il tempo una variazione totale dell’idea comune.

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