Campari in crescita: l’America beve aperitivi per dimenticare la crisi

di Fabrizia Ventura

3 Giugno 2010 08:00

Crescono le vendite statunitensi del 66,5% ma si prosegue con "cauto ottimismo"

Campari chiude il primo trimestre con utili e ricavi in crescita, registrando aumenti a doppia cifra per tutti gli indicatori di performance sostenuti dall’andamento dei consumi delle principali combinazioni di prodotto e mercato, in particolare del business chiave degli aperitivi in Europa.

Ma l’aspetto più interessante è il risultato vendite nell’area Americhe (30,9% del totale). Un positivissimo incremento del 66,5% con un +42,3% di variazione organica, +0,7% di effetto cambi e +23,5% per l’effetto perimetro legato all’acquisto di Wild Turkey.

Negli Stati Uniti «c’è molta volatilità nella fiducia dei consumatori», ha sottolineato l’AD del gruppo, Bob Kunze-Concewitz in una conference call dopo i dati. «Intendiamo mantenere la pressione per l’anno. Un buono e sano 18% delle vendite nette, 20 punti base in più o in meno», ha proseguito. Sul fronte acquisizioni, ha detto il manger, «continuiamo a credere che abbiamo di fronte un panorama M&A piuttosto interessante e favorevole».

Ma la positività delle vendite del primo trimestre 2010 investe anche l’area geografica europea. E mentre sul mercato italiano (pari al 44,6% del totale) si registra una crescita del 3,4%, le vendite in Europa esclusa l’Italia (18,8% delle vendite consolidate) sono salite del 18,9%.

Al resto del 2010 Campari guarda con “cauto ottimismo”, consapevole che il persistere della volatilità potrebbe avere ripercussioni sui prossimi trimestri, anche se, comunque, l’AD ha affermato che i risultati finanziari dell’anno saranno «senza alcun dubbio migliori di quelli del 2009».