Il Dreamliner protagonista dell’Airshow inglese

di Barbara Weisz

19 Luglio 2010 15:45

A Farnborough per la prima volta in Europa il Boeing 878, superleggero realizzato per oltre il 50% in fibra di carbonio. Settore aereo in ripresa

Tecnicamente si chiama Boeing 787, ma è universalmente conosciuto come Dreamliner. Il superleggero di casa Boeing, atterrato oggi per la prima volta in Europa in occasione del salone internazionale aeronautico di Farnborough, è il protagonista assoluto di questo 32esimo airshow alle porte di Londra.

E il Ceo della compagnia, Jim McNerney, ha annunciato che le prime consegne del velivolo avverrano a fine anno, mentre l’entrata in servizio è prevista per il 2011. Ma questa non è l’unica novità del salone inglese che, dopo la crisi (l’anno scorso all’altro grande appuntamento europeo, quello di Le Bourget, era stato caratterizzato dalle preoccupazioni) promette di far tornare a volare il settore. Si prevedono ordini superiori al record di 88,7 mld del 2008 (ultima edizione dell’evento biennale, che si alterna con quello francese). 

Il Dreamliner è in gran parte realizzato in fibra di carbonio, materiale che ne assicura la leggerezza, e la fusoliera ha anche parti in titanio. È un bimotore superefficiente (risparmia fino al 20% di carburante), e fra le aziende che hanno contributo alla realizzazione c’è l’italiana Alenia (fra le altre, Kawasaki, Fuji, Mitsubishi, Ge, Rolls Royce). Doveva decollare nel 2007, ma ci sono stati diversi slittamenti fino al primo volo, finalmente avvenuto nel dicembre del 2009.

Sarà disponibile in tre versioni, trasporterà da 210 a 280 passeggeri, ha due corridoi, un’apertura alare di 60 metri, è lungo 57 metri e alto 17, pesa 110mila chili, costa dai 105 ai 145 milioni di dollari. Può viaggiare dalle 7mila650 alle 8mila 200 miglia (14mila 200 a 15mila 200 km), raggiunge una velocità di crociera di 930 km circa, quota 11mila metri. 

È il gran rivale dell’ultimo prodotto di Airbus, l’A380, che punta sulle dimensioni e sul comfort. Il 787 invece concentra l’attenzione sulla ricerca, in particolare sul fronte dei materiali.

Alla Boeing, che presenta anche altri velivoli a Farnborough come il Phantom Ray, l’A160 Hummingbird e l’elicottero senza piloti Little Bird, sono ottimisti sul futuro del settore: «il mercato sta chiaramente ritornando», ha spiegato un altro top manager, Jim Albaugh.

In genere all’Airshow si respira positività. Ci sono 1400 espositori, da 38 paesi, conferenze e presentazioni tutti i giorni, una zona expo interattiva, e una sezione «meet your buyer».

Ci sono previsioni secondo cui alcune compagnie, come Emirates o Qatar Airlines faranno il pieno di ordini. Fra le altre presentazioni, si può segnalare quella di CSeries, il jet passeggeri targato Bombardier operativo dal 2013.

Secondo la Iata nel maggio scorso la domanda globale di trasporto aereo è tornata ai livelli pre-crisi. Il Current Market Outlook della Boeing prevede che fino al 2029 la flotta mondiale di aerei crescerà del 3,3% annuo, per un totale di aerei commerciali in servizio (esclusi turismo e business) di 36mila unità, dalle attuali 13mila 500. I paesi più promettenti per lo sviluppo sono Cina, India e sud-est asiatico, mentre Usa ed Europa punteranno più sulla sostituzione dei velivoli meno efficienti.